Imane Fadil, chiesto un altro mese per gli esami sul corpo

I cinque periti incaricati dalla procura di Milano di fare luce sulla morte di Imane Fadil, la modella 34enne di origini tunisine scomparsa a marzo dopo un mese di ricovero ospedaliero, hanno chiesto un altro mese di tempo per poter completare l’autopsia sul corpo della donna. La 34enne era una delle testimoni chiave del processo Ruby Ter, uno dei filoni sul procedimento giudiziario riguardante le presunte cene eleganti di Arcore con protagonista l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

La nuova data richiesta come termine ultimo è il 22 giugno, giorno entro il quale dovrebbe essere consegnata la relazione a seguito di ulteriori accertamenti sul corpo della vittima. I riscontri verranno poi depositati in Procura. Per ora l’unico particolare trapelato riguardo alle prime analisi è la presenza nel sangue di una concentrazione di metalli molto superiori alla media. Quel che non è ancora chiaro è come possa essersi creata una situazione del genere.

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