In un’intervista sul numero di gennaio del mensile Domus, in edicola oggi, il sindaco di Milano Beppe Sala espone il proprio pensiero sulla questione immigrazione in relazione alla città, a come la lui la vede e al suo attuale momento di sviluppo. Il primo cittadino ribadisce la tradizionale vocazione di apertura ed accoglienza di Milano, collegandola alla necessità che lui ritiene abbia delle idee e della forza lavoro che i nuovi e meno nuovi arrivati portano allo sviluppo economico cittadino.
“Dobbiamo avere la consapevolezza che senza immigrati la città si ferma. Anche per questo, è necessario un piano nazionale, attraverso il quale attuare politiche sociali e di inclusione che consentano anche ai migranti di contribuire alla crescita della città che li ospita”.
“Essere una città aperta e internazionale significa anche accogliere chi scappa dal proprio Paese per fuggire alle guerre o decide di costruire qui un futuro migliore per sé e la propria famiglia. Questa capacità – evidenzia Sala – è uno degli elementi di forza di Milano, dove il 19 per cento della popolazione è di origine straniera, contro il nove per cento nazionale”.