A grandi passi verso la riduzione dell’inquinamento ed il via libera, il prossimo anno, del nuovo Piano Aria. Tutti i dettagli e le criticità.
Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato nelle scorse ore un documento che aggiorna la strategia per la qualità dell’aria. È stata così recepita la direttiva europea 2024/2881.

L’obiettivo è arrivare nel 2026 al nuovo Piano Aria, che ha come obiettivi la riduzione delle emissioni di PM10, NO2 e PM2.5 entro il 2030. Il documento individua priorità su riscaldamento, mobilità, industria e agricoltura: incentivi all’efficienza energetica, sostituzione degli impianti più inquinanti, sviluppo del teleriscaldamento, trasporti sostenibili e tecniche agricole a basse emissioni.
“È un provvedimento che inciderà sulla qualità della vita, sulla salute e sulla competitività delle imprese. – ha spiegato il relatore Riccardo Pase della Lega – Bisogna ridurre le emissioni con logiche nuove e strumenti innovativi, anche per trasporti e agricoltura. Lo Stato stanzierà 317 milioni di euro“.
Critiche le opposizioni: il Piano Aria 2026 sarebbe debole e contraddittorio
L’assessore all’Ambiente Giorgio Maione ha parlato di un piano che unisce rigore scientifico e sostenibilità economica. Stando ai dati della Regione, in Lombardia negli ultimi vent’anni il PM10 è calato del 40% e i cittadini emettono pro capite il 60% in meno rispetto alla media europea. Per Christian Garavaglia di Fratelli d’Italia il testo è “una strategia concreta e realistica. L’ambiente si tutela con equilibrio, non con divieti imposti dall’alto. La transizione ecologica deve essere sostenibile anche per famiglie e imprese”.
Critiche invece le opposizioni, che hanno descritto il Piano Aria 2026 debole e contraddittorio. Il documento, per la consigliera del Partito democratico Miriam Cominelli “non è all’altezza in quanto servono scelte più coraggiose”.

Durissimo il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino: “Il piano è un grande pasticcio, che dice una cosa per farne un’altra e alla fine non fa nulla. Dentro si parla di zone 30, piste ciclabili e limiti ai veicoli inquinanti, cioè tutto ciò che la destra osteggia ogni giorno”.
Approvati anche diversi ordini del giorno della Lega e di FdI. Tra di essi quelli su biomasse, filiera bosco-legna-energia e sostegno al nucleare di nuova generazione. Respinti invece quelli di Pd e Movimento 5 stelle. Il Piano Aria includerà incentivi per la riduzione delle emissioni per il riscaldamento degli edifici e per utilizzare il trasporto collettivo, iniziative per l’agricoltura e la zootecnia, per l’efficientamento energetico delle industrie e azioni di sensibilizzazione, monitoraggio e ricerca.





