Milano, l’assalto dei predoni del Rolex a un 58enne: “Pensavo di morire”

E’ stato pestato a sangue e rapinato in pieno centro a Milano dalla banda dei predoni del Rolex. Il racconto agghiacciante della vittima

La brutale aggressione è avvenuta lo scorso 8 marzo in via Paolo da Cannobio, in pieno centro a Milano, a pochi passi da Palazzo Reale. La vittima è un commerciante di 58 anni, rapinato e pestato da tre uomini, predoni del Rolex Daytona. Dopo avergli strappato l’orologio da 50mila euro dal polso, i rapinatori sono fuggiti.

milano rolex
Milano centro, brutale assalto della banda dei predoni del Rolex. Il racconto della vittima, un commerciante di 58 anni (ansa) milano.cityrumors.it

L’uomo, lasciato dolorante e con il volto tumefatto in mezzo alla strada, è stato soccorso e portato presso il Policlinico dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico e a una settimana di ricovero. Ancora sotto shock, oggi il 58enne (che ha chiesto l’anonimato), ha raccontato la sua violenta esperienza a il Giorno.

Il racconto della vittima

La testimonianza diretta della vittima raccolta dal quotidiano il Giorno racconta di un episodio di violenza brutale avvenuta lo scorso 8 marzo in pieno centro città. Il 58enne, commerciante di Milano, ha detto: “Pensavo di morire. Mi hanno aggredito all’improvviso, da dietro, con una violenza tale da buttarmi subito a terra. E poi hanno infierito con pugni e calci al volto, senza pietà, strappandomi l’orologio dal polso”.

19enne sfregiato
Milano centro, brutale assalto della banda dei predoni del Rolex. Il racconto della vittima, un commerciante di 58 anni (ansa) milano.cityrumors.it

L’assalto dei ladri è avvenuto in via Paolo da Cannobio. I tre uomini sono entrati in azione a volto scoperto dopo aver puntato Rolex Daytona da 50mila euro che il commerciante indossava al polso. L’uomo racconta che l’aggressione è avvenuta intorno le 18:00 in strada. I rapinatori lo hanno colto di sorpresa. “Subito mi hanno picchiato, a tradimento. Mi sono trovato totalmente spiazzato, inizialmente credevo mi avesse investito una macchina. Quando poi hanno iniziato a darmi calci e pugni ho capito di essere sotto attacco”.

La vittima continua raccontando di non aver visto in faccia i suoi aguzzini. La rapina è durata solo qualche secondo e una volta rubato il prezioso orologio sono scappati. “Dalle telecamere in strada si è potuto notare fossero in tre, a volto scoperto”.

I soccorsi

I primi a soccorrere il 58enne sono stati due commercianti della zona che visto l’uomo a terra in un lago di sangue sono subito accorsi in suo aiuto. “Hanno chiamato il 112. A terra c’era una pozza rossa. Sono rimasto sempre cosciente per fortuna“. Poco dopo sul luogo del fatto sono arrivati anche gli agenti della Mobile delle Nibbio e poi anche i Falchi della Squadra Mobile.

Immediatamente i poliziotti hanno avviato le indagini per individuare i tre responsabili dell’attacco. Infine, il commerciante riflette sull’escalation di violenza nella città meneghina dicendo: “Troppi luoghi di Milano ormai sono diventati pericolosi. Bisognerebbe predisporre dei servizi speciali, prevenire certi reati. La zona attorno al Duomo non è sicura. Bisogna aver paura anche di venire a lavorare?”.

“Io mi sento fortunato, nonostante tutto sono stato dimesso e in qualche modo andrò avanti. Ma se avessero fatto del male a una persona più anziana o fragile? I danni sarebbero stati molti di più, non voglio neanche pensarci”.

LEGGI ANCHE: >>> Milano, eseguito un mandato di cattura internazionale: finita la latitanza per il ladro di hotel di lusso

LEGGI ANCHE: >>> Inter, la difficoltà su Acerbi: un silenzio assordante, perchè il caso razzismo è un autogol per la società

Come sta la vittima

Scosso e sotto shock, l’uomo racconta il calvario che ha subito e che sta ancora subendo dopo il pestaggio. “Mi hanno massacrato. Sono stato sottoposto a un intervento chirurgico durato 4 ore per il posizionamento di viti e placche alla mascella e allo zigomo. Mi hanno anche rotto il naso e ora devo tenere una stecca finché non sarà tornato a posto. Ho ricevuto 30 giorni di prognosi e ora sto tornando periodicamente in ospedale per i controlli. Non mi aspettavo una violenza del genere”.

Impostazioni privacy