Milano non smette mai di stupire, l’ultima novità gastronomica è un ristorante costruito in un ex fabbrica di pennelli.
La scena gastronomica milanese è più vibrante che mai, la città accoglie un nuovo ristorante che promette di diventare un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina e del design industriale.
Nel panorama gastronomico meneghino l’innovazione e la creatività non possono mai venire meno, l’offerta è così alta in città che niente può essere lasciato al caso.
Abba, il nuovo ristorante di Chef Fabio Abbattista
La zona del Certosa District continua a svilupparsi, puntando anche su bar, ristoranti e forni, capaci di portare lustro e persone.
Tra le ultime aperture troviamo Abba, il nuovo locale aperto da Chef Fabio Abbattista, un nome già rinomato nel panorama culinario italiano con una carriera ricca di esperienze in ristoranti prestigiosi.
Il locale sorge in un edificio che un tempo ospitava un pennellificio, un luogo dove venivano fabbricati pennelli per artisti e artigiani. Il passato industriale del locale ha lasciato un’impronta indelebile sul carattere del ristorante, che ha saputo mantenere e valorizzare l’atmosfera originale del luogo.
Gli elementi architettonici dell’ex fabbrica sono perfettamente integrati con il design che unisce dettagli industriali e contemporanei, creando un ambiente accogliente e suggestivo.
Gli arredi sono stati scelti con cura per rispettare l’identità del luogo, con dettagli che richiamano l’era industriale, come tubature a vista, grandi finestre e pavimenti in cemento. L’atmosfera è resa calda dall’utilizzo del legno e dei tessuti morbidi e pregiati.
LEGGI ANCHE: Non solo lo spritz, questo è il vero cocktail da provare per un aperitivo a Milano
La proposta culinaria di Chef Abbattista si distingue per l’attenzione alla qualità degli ingredienti e per la creatività delle sue preparazioni. Il menu, infatti, è studiato per offrire piatti che rispettano la stagionalità e che esaltano i sapori autentici della tradizione italiana, reinterpretati con un tocco moderno.
Lo Chef privilegia la semplicità e l’essenza dei sapori, evitando eccessi e puntando su combinazioni equilibrate e innovative. I piatti proposti nel menu spaziano da classici rivisitati a creazioni originali, con un’attenzione particolare alla presentazione, che trasforma ogni portata in un’opera d’arte.
Gli ospiti possono aspettarsi un’esperienza sensoriale completa, dove gusto, vista e olfatto sono stimolati in modo armonioso. Per chi ha voglia di provare la cucina dello Chef avrà la possibilità di scegliere tra due menù degustazione:
- Lo 0.1, otto portate al costo da 110 euro;
- Lo 0.2, sei portate al costo di 90 euro.
Entrambi i menù possono essere accompagnati da 3 o 5 calici, rispettivamente a 40 e 70 euro.