Con una settimana di anticipo rispetto al calendario ufficiale, e in linea con quanto ha stabilito il Miur in termini di autonomia per i singoli istituti, alcuni scuole superiori milanesi hanno riaperto oggi, 7 settembre.
Si tratta, tra gli altri, del Liceo Classico Beccaria, dei Licei Scientifici Vittorio Veneto, del Cremona-Zappa, del Moreschi e degli Itis Marie Curie e Severi Correnti.
In linea generale, i presidi degli istituti hanno pensato alla necessità di dedicare una settimana in più al reinserimento dei ragazzi nelle classi per aiutarli a ri-ambientarsi dopo il lungo periodo di lock-down, prima di tornare a dedicarsi ai programmi scolastici.
Poi ci sono i casi particolari come per esempio l’Itis Marie Curie-Sraffa – 1.450 alunni totali con 15 nuove prime classi in questo 2020 – che ha deciso di giocare d’anticipo nel recupero degli apprendimenti non terminati nell’anno precedente. Al Marie Curie,inoltre, sono anche state riaperte alcune aree dell’edificio scolastico chiuse da oltre 20 anni, per poter fronteggiare la necessità di rispettare le nuove norme di distanziamento.
E sono proprio le nuove regole imposte dalla pandemia al centro dell’attenzione dei presidi. Con qualche problema logistico – non tutti gli istituti hanno già ricevuto i banchi monoposto a rotelle -e, sopratutto con uno sguardo particolare alle matricole.
Dalle parole dei presidi, infatti, si può ricostruisce un mosaico delle attività che occuperanno i ragazzi in questa settimana:
– prendere confidenza con gli spazi scolastici e i percorsi obbligati per entrare e uscire; le distanze da tenere in classe, nei corridoi e negli spazi comuni. In alcuni istituti questo compito spetterà ai neodiplomati in una specie di staffetta tra vecchi e nuovi studenti;
– prendere confidenza su come e dove igienizzare le mani;
A questo si aggiungono altre “astuzie” per evitare gli assembramenti come gli orari di ingresso scaglionati per le classi, l’alternanza di momenti presenza e momenti ancora a distanza e l’ingresso a coppie di 2 per volta.
Questo 7 settembre ha visto anche la riapertura di asili nido e scuole materne comunali per circa 19 mila bambini. Anche per loro e per i genitori un modo per testare la nuova organizzazione con ingresso a piccoli gruppi, triage all’entrata e misure di sicurezza.