Milano, via alla corsa ai saldi: la data di inizio e le regole da tenere a mente per evitare fregature.
A partire da sabato 4 gennaio 2025 partiranno i saldi in tutta Italia, fa eccezione solo la Valle d’Aosta dove sono già iniziati lo scorso 2 gennaio 2025.
Nel primo weekend di sconti sono previsti ben 8 milioni di italiani affaccendati con le spese pazze in occasione dei grandi sconti di fine stagione.
La durata dei saldi è di sessanta giorni, dunque sarà possibile acquistare i prodotti a prezzi scontati fino al prossimo 4 marzo 2025, come previsto dalla delibera della giunta regionale della Lombardia.
Forse non tutti sanno che i saldi sono regolamentati da norme molto ferree alle quali i commercianti devono attenersi con estrema attenzione, valide a Milano così come nelle altre città d’Italia.
Dato che i furbetti sono sempre dietro l’angolo è bene che anche i clienti conoscano queste regole, così da potersi tenere lontani da eventuali fregature da parte di qualche disonesto – pochi per fortuna.
Innanzitutto, durante tutto il periodo dei saldi, è obbligo per i commercianti esporre il prezzo iniziale e la percentuale di sconto applicata, in questo modo il cliente a la possibilità di capire a quanto ammonta l’effettivo sconto. Tuttavia, il commerciante non è obbligato ad apporre il prezzo finale, se presente è una cortesia nei confronti della clientela.
Quando un negozio pubblicizza i saldi, deve indicare chiaramente quali prodotti sono scontati e di quanto. Non ci possono essere informazioni vaghe o fuorvianti. Il cliente deve quindi avere chiaro quali sono i prodotti in sconto e quali invece non lo sono, così da non avere brutte sorprese alla cassa.
A tal proposito, per garantire la massima trasparenza ai consumatori, i commercianti devono aver cura di separare la merce in saldo da quella venduta a prezzo pieno.
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Inoltre, nel caso in cui un consumatore o un’autorità di controllo dovesse fare un reclamo, il negozio deve essere in grado di dimostrare che le informazioni sui prodotti (prezzo originale, percentuale di sconto, ecc) sono corrette.
È diritto dei consumatori quello di ottenere la sostituzione dell’articolo o il rimborso di quanto pagato (previa presentazione dello scontrino) nel caso in cui la merce sia difettosa.