Milano, vietato fumare e non solo | I dieci regolamenti più assurdi della città

Particolari divieti a Milano, cosa non si può proprio fare in città: questi sono i più strani.

Dal 1 gennaio 2025 a Milano è vietato fumare nelle aree pubbliche, un regolamento che ha trovato divisa la città ma che, in ogni caso, non è poi così assurdo. Molte città stanno infatti abbracciando questa teoria.

Divieto cartello duomo
Milano, vietato fumare e non solo | I dieci regolamenti più assurdi della città (milano.cityrumors.it)

Tuttavia, quello che non tutti sanno è che a Milano vige ancora il Regolamento di Polizia Urbana deliberato dal Consiglio Comunale in data 31 maggio 1920. Successivamente questa delibera ha subito modifiche e integrazioni, tuttavia alcune regole sono ancora ferme agli anni Venti del secolo scorso.

Inoltre, le modifiche e le integrazione apportate nel tempo riguardano sopratutto la conversione delle sanzioni in Euro e alcuni inasprimenti delle restrizioni.

Milano, regole e norme di comportamento: cosa non fare assolutamente

Il Regolamento di Polizia Urbana deliberato dal Consiglio Comunale in data 31 maggio 1920 compone di 166 articoli che toccano diverse norme che oltre che a stabilire il codice di comportamento a Milano, dà la possibilità di scoprire come si viveva in città negli anni Venti del Novecento.

Scale divieto
Milano, regole e norme di comportamento: cosa non fare assolutamente (milano.cityrumors.it)

Leggendo il regolamento all’articolo 16 del Capo II troviamo una norma che può sembrare strana, regola infatti l’utilizzo di scale a mano“Nei luoghi di pubblico transito non si può fare uso di scale a mano senza che alla base siano sempre custodite da persona all’uopo idonea.” Per quanto questa regola possa sembrare strana non è certo la più strana presente nel menù.

In una città dove spesso nevica come Milano non potevano esserci norme che regolano questa eventualità atmosferica. All’articolo 28 troviamo: “Sdruccioli sul ghiaccio. – Sui luoghi di pubblico transito è vietato fare sdruccioli sul ghiaccio.”

Spesso i bambini amano arrampicarsi sugli alberi, tuttavia non tutti sanno che questo comportamento è vietato dall’articolo 29“E’ vietato salire sui monumenti, sulle inferiate, sulle cancellate, sulle colonne dei fanali pubblici, sugli alberi, pali, assiti, muri di cinta, ecc.”

Guai a canticchiare sui tram a Milano, all’articolo 71 troviamo le norme per i passeggeri sui mezzi di trasporto pubblico. Al numero 11 si legge il divieto di: “cantare, suonare, schiamazzare o comunque tenere un contegno scorretto che possa disturbare gli altri viaggiatori. È conseguentemente vietato l’uso di radio a transistor, salvo che siano usate con gli appositi auricolari.”

Biancheria stesa palazzo
Milano, regole e norme di comportamento (milano.cityrumors.it)

Uscire a Milano con due cagnolini potrebbe essere problematico se si è da soli, sempre nell’articolo 71 si legge: “ogni viaggiatore può portare con sé un solo cane, di piccola o media taglia, che deve essere munito di museruola e tenuto al guinzaglio. Su ogni vettura dei mezzi di superficie è ammesso un cane per vagone. Sui mezzi della metropolitana milanese è ammesso un cane per vagone. Per tutti i cani, tranne quelli che accompagnano persone non vedenti o ipovedenti, dovrà essere acquistato un biglietto a tariffa in vigore.”

Nell’articolo 77 si parla del trasporto a mano di alcuni oggetti, vietando di: “far trasportare a mano oggetti che, per volume o peso, siano sproporzionati all’età o alle forze di chi deve portarli.”

Chi pensa di approfittare di una giornata di sole per stendere all’aperto deve ripensarci immediatamente, all’articolo che vieta di stendere i panni esternamente.

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Tra le operazioni vietate nei luoghi pubblici (art. 80) ne troviamo uno abbastanza particolare: pigiare l’uva. Una norma che stupisce ma non tanto come quella all’articolo 87, sopratutto considerando che Milano è una città cosmopolita: “[…] Le leggende devono essere in corretta lingua italiana. Si può tuttavia aggiungere la traduzione in lingua straniera purché in caratteri meno appariscenti.”

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