Milano è una delle città più belle d’Italia. Oggi è circondata da eleganti e imponenti edifici. Tuttavia nel corso dei decenni ha subito non pochi cambiamenti.
L’Italia è uno dei Paesi più belli al mondo. Nonostante le problematiche politico-sociali vanta un patrimonio artistico-culturale inestimabile. Bellezze paesaggistiche che si fondono a opere d’arte realizzate dall’ingegno umano. Da Nord a Sud, il Belpaese è pieno di città più o meno grandi che si distinguono per offerta culturale e museale. Si possono citare Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. Ma appunto risultano essercene tante altre.
Dal punto di vista antropologico ciò che rende unica una città è anche l’architettura. Quest’ultima, infatti, è una delle forme d’arte più complete, poiché non è solo rappresentazione dell’estro creativo, ma anche struttura in cui l’uomo vi risiede. E dunque l’architettura ingloba innumerevoli fattori. Passeggiando per le strade del centro o delle periferie è possibile ammirare case ed abitazioni che si distinguono per particolari caratteristiche. Nei centri storici alcuni edifici risalgono a diversi secoli fa, raccontando la storia del Paese.
Le case in ringhiera: emblema dell’edilizia popolare
In molte città del Nord è possibile notare la presenza delle case in ringhiera o comunemente definite ballatoi. Si tratta di una specifica tipologia di edifici popolari molto diffusi a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
L’emigrazione è un fenomeno ancora molto diffuso. Sono tanti i giovani nati e cresciuti nelle regioni dell’Italia meridionale che scelgono di lasciare la loro terra d’origine. Il Nord, infatti, nonostante la crisi, offre ancora oggi, maggiori opportunità lavorative. Nel corso degli anni 50 e in particolar modo negli anni 60, l’emigrazione interna ha raggunto livelli elevatissimi. Torino e Milano, grazie alla presenza industriale, rappresentavano il sogno di una vita migliore.
La vita, tuttavia, per gli immigrati giunti nelle città dell’area settentrionale non era facile. Le case in ringhiera, strutture altamente diffuse nelle città del Nord, rappresentavano le prime realtà abitative per i meridionali. Si trattava di edifici in cui le singole abitazioni condividevano lo stesso balcone. Tale ballatoio che solitamente correva per l’intera lunghezza dell’edificio risultava essere l’unica via di accesso ai singoli appartamenti.
Va ricordato che l’uso dei servizi igienici è posizionato nel cortile comune, e non presente nelle case. Dunque ogni condomino non poteva avere la toilette nella propria abitazione, ma doveva condividerla con i vicini. Oggi le case in ringhiera sono ancora presenti a Milano, ad esempio in via Alzaia Naviglio Grande, ma presentano caratteristiche differenti. In primis i servizi igienici sono posizionati in ogni singolo locale, permettendo un notevole miglioramento delle condizioni igieniche. Nel corso degli anni 80, appena quarant’anni fa, però, tanti giovani studenti fuori sede o immigrati meridionali erano costretti a vivere in situazioni di disagio, avendo l’accesso ad un solo servizio igienico comune.