Molte persone si chiedono quale sia il momento giusto per aggiungere il sale nella pasta: subito oppure dopo averla calata? Ecco la verità.
La pasta è uno degli alimenti più famosi in Italia e, quando si prepara, ci sono diverse correnti di pensiero su quale sia il momento giusto per aggiungere il sale. Ci sono diversi pareri contrastanti: c’è chi lo aggiunge subito e chi invece subito dopo aver calato la pasta nell’acqua.
Molte persone lo aggiungono prima perché temono di dimenticarsi di farlo e di rischiare di avere poi una pasta insipida. Ma ci si chiede se metterlo subito non faccia aumentare i tempi di ebollizione. Poi c’è chi lo aggiunge appena iniziano ad essere visibili le prime bollicine nell’acqua. O, ancora, chi lo aggiunge a fine cottura, solo dopo il bollore per evitare l’evaporazione del sale in modo prematuro. Ma quale è la verità?
Quando aggiungere il sale nella pasta: tutta la verità
C’è tanta confusione a riguardo ed è ovvio che ognuno segua il “suo” procedimento magari dettato dall’abitudine. Non c’è nessuna spiegazione scientifica secondo cui sarebbe meglio procedere in un modo piuttosto che in un altro. Infatti è un mistero presto risolvibile: non cambia niente se si aggiunge il sale nell’acqua prima, mentre o dopo la presenza della pasta.
Il sale infatti aumenta solo di poco il punto di ebollizione, rendendo l’acqua più calda ma ciò non vuol dire che la pasta sarà cotta prima. Quello che invece può essere determinante è la quantità di sale da aggiungere: in linea di massima si consigliano 10 grammi di sale per ogni litro di acqua in cui si verseranno 100 grammi di pasta. Poi, c’è anche un altro fattore che può variare in base ai propri gusti: c’è chi preferisce la pasta più salata e chi invece più insipida.
A riguardo è determinante il condimento che si aggiungerà successivamente: se per esempio si tratta di un condimento già molto sapido, allora meglio aggiungere meno sale nell’acqua. In definitiva il sale si può aggiungere in qualsiasi momento si preferisca e farlo prima non farà aumentare i tempi di ebollizione e quindi di cottura, cioè non si avranno conseguenze sulla pasta.
Un’altra cosa che può variare nella preparazione della pasta in base al proprio gusto è decidere quando interrompere la cottura: c’è chi preferisce la pasta più cotta e chi più scotta. Ci si può regolare leggendo i tempi di cottura riportati sulla confezione.