Manutenzione della caldaia, ecco ogni quanto va fatta e cosa rischia chi non la fa: attenzione si parla di multe salatissime

La manutenzione della caldaia rappresenta un obbligo di legge spesso sottovalutato dalle famiglie italiane, che lo considerano un onere evitabile.

Niente di più sbagliato: non effettuare i controlli periodici obbligatori può costare molto caro, con sanzioni amministrative che arrivano fino a 3000 euro. Il controllo dei fumi, noto anche come bollino blu, non è soltanto una questione burocratica ma un intervento fondamentale per garantire la sicurezza domestica, ridurre i consumi energetici e limitare le emissioni inquinanti.

Una persona dubbiosa che guarda con dubbio una caldaia
Manutenzione della caldaia, ecco ogni quanto va fatta e cosa rischia chi non la fa: attenzione si parla di multe salatissime – milano.cityrumors.it

Ogni anno migliaia di proprietari ricevono multe per aver trascurato questo adempimento, spesso ignorando che le sanzioni sono retroattive e possono accumularsi per tutti gli anni di mancata revisione. Conoscere le scadenze e le modalità di controllo è quindi essenziale per evitare spiacevoli sorprese economiche e, soprattutto, per tutelare la propria incolumità e quella dei propri cari.

Ogni quanto va effettuata la revisione obbligatoria

La frequenza della manutenzione della caldaia varia in base al tipo di impianto e al combustibile utilizzato, generalmente tra uno e due anni come stabilito dal DPR 74/2013. Le caldaie a gas metano con potenza inferiore a 35 kW devono essere controllate ogni due anni, mentre quelle con potenza superiore richiedono verifiche annuali. Gli impianti alimentati a gasolio, pellet o biomasse necessitano di controlli più frequenti, solitamente ogni anno, a causa delle maggiori emissioni prodotte.

Durante la revisione, un tecnico abilitato effettua una serie di verifiche fondamentali: misura le emissioni dei fumi di scarico per verificarne la conformità alle normative ambientali, controlla l’efficienza energetica dell’impianto, ispeziona i componenti principali come bruciatore e scambiatore di calore, verifica il corretto tiraggio e la tenuta del circuito gas.

Un tecnico che controlla una caldaia
Ogni quanto va effettuata la revisione obbligatoria – milano.cityrumors.it

Al termine del controllo, il tecnico compila il libretto dell’impianto aggiornandolo con tutti i dati rilevati e rilascia il famoso bollino blu, documento che certifica la conformità della caldaia. La responsabilità della manutenzione ordinaria ricade sul proprietario dell’immobile o, in caso di affitto, sull’inquilino, mentre gli interventi straordinari come riparazioni importanti o sostituzioni rimangono a carico del proprietario.

Multe retroattive e rischi per chi non è in regola

Le sanzioni per mancata revisione della caldaia vanno da 500 a 3000 euro e sono retroattive, il che significa che possono essere applicate per tutte le revisioni non effettuate negli ultimi cinque anni. Questo aspetto viene spesso ignorato dai cittadini, che credono erroneamente di mettersi in regola semplicemente facendo l’ultima revisione. In realtà, in caso di controllo, le autorità competenti verificano l’intero storico delle manutenzioni attraverso il libretto dell’impianto.

Se emergono mancanze relative agli anni precedenti, possono essere erogate multe cumulative per ogni anno di inadempienza. Ulteriori sanzioni da 500 a 600 euro si applicano se il libretto dell’impianto non è aggiornato o se manca la documentazione tecnica necessaria. I controlli vengono effettuati dalle Regioni attraverso campagne periodiche, spesso a campione tra chi non risulta aver pagato il bollino blu.

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