Se con questo freddo ti ritrovi ad avere le mani congelate, stai attento a quello che fai: potresti rischiare di peggiorare la situazione.
Con le temperature così basse dell’inverno non c’è niente di più facile di ritrovarsi con le mani congelate quando si esce di casa, anche se si passano solamente pochi minuti all’esterno.
A volte neanche i guanti sembrano bastare per scaldarsi e di conseguenza ci si ritrova a provare dolore a causa di tutto il freddo che è penetrato all’interno delle mani stesse. Quando ci si ritrova in una situazione del genere spesso si rischiano di commettere alcuni errori che andrebbero solamente a compromettere la salute delle proprie mani, rischiando di bruciarle e di causare ancora più sofferenza. È bene sapere quali siano i comportamenti giusti da seguire in queste situazioni e quali invece vado assolutamente evitati, in modo tale da non farsi cogliere impreparati in una situazione che può riguardare chiunque in un qualsiasi momento durante le stagioni fredde.
Mani congelate: ecco cosa fare e cosa non fare
Quando le mani congelano possono assumere diverse colorazioni, che possono andare dal rosso al bianco, in cui possono formarsi anche delle vesciche, e possono addirittura diventare nere, e si tratta di diversi gradi di gravità della situazione.
Quando ciò accade bisogna assolutamente evitare di sfregarle nel tentativo di riscaldarle, visto che in questo modo l’attrito andrebbe a danneggiare ancora di più la pelle e causerebbe più dolore. Quello che si può fare invece per cercare di scaldarle è di metterle sotto i vestiti o di nasconderle sotto le ascelle, in modo tale che possano prendere il calore in un posto riparato dal freddo.
Un altro aspetto da tenere in considerazione quando si hanno le mani congelate è quello di evitare di puntare direttamente dalle fonti di calore sulle mani, come per esempio phon oppure delle stufette, visto che in questo caso vi sarebbe il rischio di bruciare completamente la pelle. Una soluzione invece può essere quella di metterle all’interno di una bacinella d’acqua, assicurandosi che non sia né troppo calda né troppo fredda, ma di una temperatura sui 37° e 39° C, facendo scorrere l’acqua di continuo e lasciando le mani a mollo fino a quando la pelle non torna a essere tiepida e morbida, e ciò potrebbe richiedere anche fino a 30 minuti.
In queste situazioni potrebbe essere normale sentire dolore, gli spilli, oppure un formicolio che potrebbe durare anche per alcuni giorni, e per aiutare a migliorare la situazione si possono fare degli esercizi per la circolazione, oppure prendere un antinfiammatorio nel caso in cui il male fosse insopportabile.