Se anche tu avverti quella sensazione di freddo costante che sale dai piedi nonostante il riscaldamento acceso, probabilmente il problema risiede proprio sotto di te.
L’isolamento termico del pavimento è una soluzione spesso sottovalutata ma incredibilmente efficace per migliorare il comfort abitativo e ridurre drasticamente i consumi energetici. Molte abitazioni, soprattutto quelle costruite prima degli anni Novanta, presentano pavimenti privi di qualsiasi barriera isolante, trasformandosi in autentiche dispersioni di calore durante l’inverno e accumulatori di caldo soffocante in estate.

Intervenire su questa componente della casa significa investire sul benessere quotidiano e sulla bolletta energetica. Non si tratta solo di una questione di temperatura percepita, ma di un vero intervento strutturale che può aumentare il valore dell’immobile e garantire un ambiente domestico salubre, eliminando anche problemi di umidità e condensa che spesso affliggono i piani terra o gli appartamenti sopra locali non riscaldati.
I benefici concreti dell’isolamento termico del pavimento
Isolare termicamente il pavimento significa eliminare alla radice uno dei principali ponti termici presenti nelle abitazioni. Attraverso un pavimento non isolato si può perdere fino al 10-15% del calore complessivo della casa, una percentuale tutt’altro che trascurabile se consideriamo l’impatto sulle spese di riscaldamento.

Questo intervento risulta particolarmente strategico per chi vive al piano terra, sopra garage non riscaldati, cantine o pilotis, dove il contatto con ambienti freddi sottostanti rende il pavimento gelido per gran parte dell’anno. Ma i vantaggi non sono solo economici: un buon isolamento migliora significativamente il comfort percepito, permettendo di camminare scalzi senza provare quella sgradevole sensazione di freddo ai piedi.
Inoltre, riducendo la differenza di temperatura tra la superficie del pavimento e l’aria della stanza, si previene la formazione di condensa e conseguentemente di muffe, problemi che affliggono soprattutto gli angoli e le zone meno ventilate. Dal punto di vista ambientale, consumare meno energia per riscaldare significa ridurre le emissioni di CO2, un contributo concreto alla sostenibilità.
Le soluzioni tecniche e i materiali più efficaci
La scelta del materiale isolante e della tecnica di posa dipende dalle caratteristiche specifiche dell’immobile e dallo spessore disponibile. Tra i materiali più utilizzati troviamo i pannelli in polistirene espanso o estruso, che offrono un ottimo rapporto prestazioni-costo e spessori ridotti, ideali quando l’altezza del soffitto è limitata. Il sughero naturale rappresenta un’alternativa ecologica eccellente, con proprietà isolanti termiche e acustiche superiori, sebbene più costoso.
Per interventi più importanti si può optare per la lana di roccia o la fibra di legno, materiali traspiranti che garantiscono anche un’ottima regolazione dell’umidità. La tecnica di posa più comune prevede la rimozione del pavimento esistente, la posa di uno strato isolante di spessore variabile tra 3 e 10 centimetri, seguita da un massetto di livellamento e infine dalla nuova pavimentazione.
Esistono però anche soluzioni meno invasive come i pannelli isolanti sottili ad alte prestazioni, che permettono di mantenere lo spessore ridotto sacrificando solo pochi centimetri di altezza. Nei casi di ristrutturazioni leggere, si possono utilizzare materassini isolanti specifici da posare direttamente sotto parquet flottante o pavimenti vinilici.





