A Milano c’è l’imbarazzo della scelta in fatto di ristoranti e negli ultimi anni sta spopolando la moda dei fusion: i migliori in città.
In un mondo dove i confini si accorciano sempre di più, lo scambio tra culture sta diventando sempre più semplice e allettante. Non stupisce quindi che a partire dalla fine del XX secolo anche il mondo della gastronomia ha iniziato a interessarsi alla combinazione di elementi provenienti da diverse tradizioni culinari, così da creare piatti unici e innovativi.
Tra i fattori che hanno maggiormente influito sullo sviluppo dei ristoranti fusion, troviamo la globalizzazione e l’immigrazione. La prima ha permesso agli Chef di fare esperienza di ingredienti diversi e imparare tecniche culinarie non tradizionali, ispirandosi a cucine straniere.
Gli immigrati, invece, complice la nostalgia del paese d’origine e la mancanza dei sapori che li hanno cresciti, sono stati spinti a mescolare l’influenza della propria cucina d’origine con quella del paese che hanno scelto come nuova casa.
Dove testare i ristoranti fusion a Milano
Con questi presupposti, non stupisce che a Milano abbiano preso piede numerosi ristoranti fusion. Il capoluogo lombardo è infatti la città più cosmopolita d’Italia, con una popolazione diversificata e un flusso costante di visitatori internazionali. Questo ambiente multiculturale e la spinta a provare nuove tendenze in città hanno creato i presupposti giusti per una spinta verso l’innovazione e la sperimentazione della gastronomia.
I fusion più frequenti in città sono senza dubbio quelli che prevedono la combo culinaria formata dalla cucina cinese e quella giapponese, in linea con quella che è l’offerta italiana. Tra i migliori a Milano troviamo Yokohama Flavour Journey Cuisine, in zona Torre Velasca.
In zona Brera, tra le più affascinanti delle città, è possibile consumare il classico temaki giapponese rivisitato in versione sudamericana. Questo è possibile dal fusion giappo-brasiliano, Temakinho.
La cucina giapponese a Milano non incontra solo il Brasile, ma anche il la cucina tex-mex. In città infatti troviamo Fusho, uno street food decisamente particolare: una sorta di sushi-burrito da passeggio: rotoli di riso e alghe, tagliati a metà come si fa con i burrito, e farciti con pesce (o carne), verdure e salse.
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Per un fusion che unisca la cucina italiana a quella cinese troviamo in Porta Romana, Jiaozi e Bollicine. I famosi Jiaozi vengono fatti a mano e cucinati al vapore o alla piastra. Questi vengono preparati mischiando gli ingredienti delle due tradizioni culinarie, come i ravioli con roastbeef e funghi porcini.