Le truffe online sono sempre più diffuse ed è fondamentale capire come difendersi ma anche controllare se si è oggetto di un raggiro.
Un acquisto su internet mai arrivato, informazioni che sono state condivise in modo errato, pagamento sospetto sono alcune delle casistiche più comuni ma la lista è veramente infinita. Il web offre infinite possibilità ma di contro è anche il luogo in cui poi si possono sviluppare condizioni molto pericolose.
In alcuni casi capita quindi di percepire una situazione in maniera strana e quindi di capire che c’è qualcosa che non è andato nel modo giusto. A quel punto è importante verificare perché, oltre alla truffa immediata che si può quindi evidenziare a stretto giro, c’è la possibilità che vi siano delle ripercussioni successive veramente gravose.
Truffa online, come verificare subito ed evitare ripercussioni
La preoccupazione legata alla truffa online quindi può andare ben oltre ciò che si possa immaginare per questo bisogna capire subito cosa è accaduto. Se ad esempio un utente fa un acquisto su sito che non è sicuro, potrebbe avere condiviso con malintenzionati i dati della sua carta e quindi aver dato vita ad una condizione svuota-conto molto grave.
In alcuni casi ci sono situazioni gestibili da remoto, in altre bisogna sicuramente avvalersi della competenza della polizia postale, quindi adottare le vie formali per la denuncia e per evitare anche che possa accadere ad altre persone.
La prima cosa da fare è capire se c’è qualcosa che non va e per farlo bisogna sicuramente indagare sul sito internet. Questo vuol dire che bisogna verificare le recensioni. Il passaggio andrebbe fatto prima e non dopo in realtà, ad esempio sarebbe cosa buona usare strumenti come Trustpilot prima di acquistare, questo fornisce indicazioni molto chiare sull’andamento generale, quindi su chi ha già comprato, fornendo indicazioni dettagliate.
In alternativa quello che si può fare è valutare se il negozio è presente su altri riferimenti come Amazon o Ebay che sono negozi che offrono credibilità e garanzie all’utente. Non solo recensioni dunque ma anche la possibilità di trovare alternative. Quando invece si ricevono delle email particolari o viene richiesto di inserire nuovamente i dati, soprattutto quelli bancari, occhio. La situazione potrebbe non essere limpida così come risulta.
Non bisogna condividere dati, soprattutto economici, se non attraverso l’inserimento diretto nei form appositi di pagamento delle banche. In questo modo l’addebito avviene al momento ed è tutto tracciabile. Se si evidenziano comportamenti particolari o problematici, allora bisogna intervenire subito.