Il modello ISEE è sempre stato l’indicatore reddituale per eccellenza ma per le famiglie la questione è cambiata con il quoziente familiare.
L’addio definitivo all’ISEE rappresenta sicuramente una variazione difficile, soprattutto per quanto riguarda i conteggi di tipo economico, ma che dal canto suo mira a fotografare in modo molto più chiaro la situazione patrimoniale e anche quella che è la condizione generale economica rapportata al reddito complessivo e anche al numero di componenti.
In precedenza, già all’interno del modello ISEE, erano stati fatti alcuni cambiamenti fondamentali al fine di introdurre un bilanciamento per nucleo, quindi per numero di persone, eventuale presenza di bambini, anziani, persone disabili.
ISEE addio, scatta il Quoziente Familiare
La legge di Bilancio 2024 apporta una novità importante: con il Quoziente Familiare infatti si andrà a misurare tutto in rapporto allo stato della famiglia quindi ai suoi componenti. Di base l’idea è che chi ha più figli deve pagare meno tasse. Questo risulta un corretto bilanciamento per consentire a tutti di fronteggiare le spese e soprattutto le uscite per una fascia di popolazione che è senza reddito e quindi ricade sui genitori.
Ci sarà una base imponibile e le varie aliquote Irpef ma cambiano i coefficienti. Nello specifico questi saranno divisi tra:
- 1 single o con un figlio a carico,
- 2 coppia sposata o convivente,
- 0.5 primo e secondo figlio,
- 1 per ogni figlio ulteriore,
- 0.5 per genitori soli con un figlio a carico,
- 4 in presenza del terzo figlio o di figli disabili.
In questo modo si costruisce in modo del tutto univoco quella che è la tassazione da applicare alla propria condizione familiare in quanto diversa da tutte le altre. Il sistema attuale verrà scardinato a fronte di uno nuovo che sia anche un incentivo alla natalità. Basti pensare che per chi ha oltre tre figli il quoziente sale a ben 4 punti.
Il Governo vuole fare di tutto per sostenere le famiglie e lo fa partendo proprio dal pagamento delle tasse che rappresenta per tutti un punto fondamentale. Il punteggio sarà stabilito sia in base al numero di componenti che in base alle caratteristiche, quindi si devono sommare i vari elementi del quadro precedente per poter ottenere la formulazione finale.
Si parla di un sistema tassato per quote, per ottenere la somma finale bisogna addizionare tutti i redditi del nucleo, dividerli per il coefficiente e poi fare il calcolo finale. Ovviamente questo sarà fatto in automatico dal sistema, quindi non è qualcosa di cui doversi preoccupare direttamente. È importante evidenziare però come tutto questo andrà a cambiare la tassazione a cui fino ad oggi si era abituati. Una famiglia con 2 genitori e 2 figli con un reddito totale di 60 mila euro annui, dovrebbe dividere questo importo per 2+0.5+0.5. Ci sarà anche una no tax aerea e degli scaglioni bassi per agevolare proprio i nuclei a basso reddito.