Pensioni%2C+dal+2026+chi+non+ha+mai+lavorato+avr%C3%A0+un+assegno+pi%C3%B9+alto+di+chi+ha+lavorato+20+anni
milanocityrumorsit
/economia/pensioni-dal-2026-chi-non-ha-mai-lavorato-avra-un-assegno-piu-alto-di-chi-ha-lavorato-20-anni.html/amp/
Economia

Pensioni, dal 2026 chi non ha mai lavorato avrà un assegno più alto di chi ha lavorato 20 anni

Non hai mai lavorato? Forse è pure meglio visto che dal 2026 potrai avere un assegno previdenziale più alto di molte persone che hanno lavorato per 20 anni. 

Siamo abituati a collegare il concetto di pensione a quello di lavoro. Siamo abituati a pensare che per ricevere, un giorno, la tanto agognata pensione sia indispensabile lavorare un tot di anni. Ad esempio per ottenere la pensione ordinaria di vecchiaia è necessario aver timbrato il cartellino per minimo 20 anni.

Pensioni, dal 2026 chi non ha mai lavorato avrà un assegno più alto di chi ha lavorato 20 anni -(foto Ansa)- Milano.cityrumors.it

Ma siamo sicuri che sia sempre così? Ebbene no: in Italia, chi non lavora non ha diritto allo stipendio ma ha diritto alla pensione. Può sembrare un controsenso ma è proprio così: anche chi non ha mai lavorato un solo giorno in tutta la sua vita, arrivato ad una certa età riceverà ogni mese l’assegno da parte dell’Inps.

Una misura che si è resa necessaria per evitare che tanti anziani finissero in povertà. La cosa incredibile è che, dal prossimo anno, molte persone che non hanno mai lavorato e che, quindi, non hanno mai versato i contributi, riceveranno un assegno mensile decisamente più alto di molti altri che, invece, hanno lavorato per 20 anni.

Pensioni 2026: assegno da 770 euro al mese per chi non ha mai lavorato

In Italia il nodo delle pensioni resta sempre il più duro da sciogliere ma, oltre alle tante difficoltà, c’è anche una situazione che, per certi versi, potrebbe sembrare stranissima se non assurda: ci sono casi in cui chi non ha mai lavorato può persino ricevere un assegno più alto di chi ha lavorato diversi anni.

Pensioni 2026: assegno da 770 euro al mese per chi non ha mai lavorato/Milano.cityrumors.it

Come anticipato sopra, in Italia anche chi non ha mai lavorato un giorno e non ha, di conseguenza, nemmeno un contributo, raggiunta l’età pensionabile ha diritto all’assegno Inps. Nello specifico ha diritto all’Assegno sociale, una prestazione che viene riconosciuta alle persone che hanno l’età per la pensione di vecchiaia ma non hanno abbastanza contributi o non ne hanno proprio nessuno per riceverla.

Naturalmente per poter beneficiare di questo vantaggio occorre trovarsi in situazioni d’indigenza. Nel 2025, ad esempio, per ottenere l’Assegno sociale è necessario avere un reddito annuo non superiore ai 7.002,97 euro se si vive da soli oppure non superiore ai 14.005,94 euro se si vive con il coniuge. L’Assegno sociale, esattamente come la pensione normale, viene rivalutato tutti gli anni. Nel 2025 corrisponde a 538,69 euro al mese mentre nel 2026 – considerando che la rivalutazione oscillerà tra l’1,4 e l’1,7% – potrebbe arrivare fino a 547,84 euro contro i 620 euro al mese circa della pensione minima.

Ma non è finita qui perché chi riceve l’assegno sociale, ha diritto anche all’incremento al milione una volta compiuti i 70 anni. Con l’incremento al milione, nel 2026, l’assegno sociale potrebbe arrivare a ben 770 euro. Pertanto, il prossimo anno, una persona di 70 anni che non ha mai lavorato potrebbe ricevere 770 euro al mese mentre un pensionato di 67 anni con la minima dopo 20 anni di lavoro ne riceverà circa 620.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.