Chiara Ferragni, chiude il negozio a Milano. Lo store in via Capelli abbassa le serrande, problema per gli ex dipendenti: nessuno li assume.
Chiara Ferragni, una tragedia nella tempesta. Il negozio a Milano chiude. Ad abbassare le saracinesche uno dei primi store dedicato alla merce della celebre imprenditrice: prodotti, possibilità e occasioni da non perdere. Tutto finito insieme agli accessori brandizzati di cui lei faceva grande sfoggio. Il problema più grande sono gli scandali.
Dopo il pandoro gate non c’è stato più nulla da fare, allora quello che serve è una scossa che rimetta in piedi la reputation di Chiara Ferragni. Facile a dirsi, meno a farsi. La nota imprenditrice sta attraversando un periodo nero. Ancor peggio di lei sono le ex dipendenti, ma anche gli ex addetti ai lavori maschi non è che se la passano meglio.
Chiara Ferragni, caos tra gli ex dipendenti
Ferragni ha centinaia di migliaia di dipendenti che, un tempo non troppo lontano, facevano la fila per lavorare da lei. Anche se sottopagati. Questo hanno raccontato in maniera anonima alla giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli. La quale all’interno del libro “Il vaso di pandoro” tra le altre cose racconta come i lavoratori delle società Ferragni ora siano nel caos.
Tutti coloro, sia uomini che donne, allontanati da Chiara Ferragni per tagli al personale e chiusure, ora stanno vivendo un incubo: “Non ci chiama più nessuno” – si legge nel libro inchiesta della Lucarelli – abbiamo dovuto togliere Chiara Ferragni dal Curriculum. Oggi l’imprenditrice è una pubblicità negativa anche nel mondo del lavoro.
Problemi con le nuove assunzioni
Non solo nel business. Aver lavorato per lei non fa più Curriculum. Anzi, chi cerca lavoro si guarda bene dal menzionare la donna. Tutto resta appeso a un filo. Alcuni sperano addirittura nell’oblio di qualche datore di lavoro perchè, appena ci si ricorda di Chiara Ferragni, il primo sintomo è quello di avversione.
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I recruiter, sempre per ammissione di ex dipendenti The Blonde Salad, si guardano bene dall’assumere personalità che abbiano lavorato per l’imprenditrice. Gli scandali si possono, volendo, arginare. Tutta questa diffidenza, però, rimane agli atti e rischia di distruggere un impero non solo dal punto di vista dei guadagni.