Una casa in affitto a Milano diventa sempre più un lusso, secondo l’analisi condotta da Idealista ad aprile, il prezzo medio a metro quadro ammonta ad oltre 23 euro. Ecco la lista delle città e delle regioni più care
Secondo le ultime analisi condotte dall’Ufficio Studi di Idealista, nell’ultimo mese, (aprile) l’affitto medio registrato in Italia ha visto un incremento del 2,3% portando un aumento costante negli affitti delle abitazioni nazionali e una differenza del 13,1% in più rispetto allo stesso periodo in esame riferito all’anno precedente (2023).
In generale, il valore medio delle locazioni nazionali sale a 13,5 euro al metro quadro ma il capoluogo Lombardo è andato oltre con i suoi 23 euro a metro quadro, diventando così la città più cara d’Italia sugli affitti. La regione Lombardia è al secondo posto in questo senso, peggio di lei la Valle d’Aosta.
Caro affitti: le regioni più care in Italia
Per i locatori la regione Valle d’Aosta rimane, tra tutte, quella più cara con una media di 21,2 euro al metro quadro al mese. Sul podio, al secondo e terzo posto seguono rispettivamente la regione Lombardia e la Toscana, con valori di 18,7 euro e 17,7 euro al metro quadro.
La regione, più economica invece rimane il Molise con un costo medio di 6,4 euro al metro quadro. Con valori simili, altre due regioni d’Italia ritenute economiche dai futuri inquilini. Parliamo della Basilicata (7 euro/m2) e dall’Umbria (7,1 euro/m2). Nel mese di aprile rispetto al mese precedente, solo 4 regioni hanno portato variazioni negative e dunque cali negli affitti:
- Molise (-2,7%),
- Trentino-Alto Adige (-1,8%),
- Emilia-Romagna (-0,9%),
- Sardegna (-0,4%).
Tutte le altre regioni hanno mostrato, al contrario, aumenti superiori alla media nazionale oltre il 2,3%. Tra queste troviamo:
- Calabria (6,7%)
- Valle d’Aosta (6,3%),
- Liguria (4,1%),
- Lazio (3,7%),
- Piemonte (3,5%),
- Toscana (3,2%),
- Marche (2,9%),
- Friuli-Venezia Giulia e Veneto (entrambe 2,8%),
- Puglia (2,4%).
Questo trend in crescita è maggiormente evidente nelle zone che presentano un’offerta ridotta, e dove, quindi la domanda elevata incide sui prezzi degli affitti. Per fare alcuni esempi, la provincia di Arezzo ha visto un aumento del 22,3%, mentre Fermo ha registrato un incremento del 15,8%, seguite da Udine (13,2%), Cosenza (10,4%), e Sassari (10,3%).
Per quanto riguarda i prezzi, le province della Lombardia si confermano le città più care: Lucca (30,4 euro al metro quadro), seguita da Belluno (29,7 euro/m2), Milano 23 euro metro quadro e Brescia con 14,2 euro mensili.
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Capoluoghi
Per quanto riguarda i capoluoghi italiani si è registrato una crescita negli affitti di aprile con aumenti in 49 città. I principali incrementi si sono verificati a
- Venezia (6,4%),
- Livorno (5,9%),
- Arezzo (5,3%).
Milano rimane il capoluogo più costoso di’Italia, con un valore medio di 23,3 euro al metro quadro, mantenendo i prezzi costanti rispetto al mese precedente (marzo). Dopo il capoluogo lombardo, al secondo e terzo posto si trovano rispettivamente Firenze con 20 euro al metro quadro, e Venezia con 18,9 euro al metro quadro. Quarto e quinto posto per Bologna e Roma con rispettivamente 17,5 euro e 16,5 euro al metro quadro. Infine, le abitazioni in affitto più economiche si trovano nelle città del sud con:
- Caltanissetta (4,7 euro/m2),
- Agrigento e Cosenza ( entrambe 5,5 euro/m2).