In Lombardia inizia ad esserci il timore per Amazon. Il prossimo 26 novembre incontro in Assolombardia per provare a trovare un accordo.
Un taglio improvviso e inaspettato sta preoccupando il sindacato Slc Cgil Lombardia. Come sottolineato da Il Giorno, la decisione di Amazon di rivedere il proprio piano non è assolutamente condivisa dalla sigla. Per questo motivo il prossimo 26 novembre è previsto un incontro in Assolombardia con la volontà di sedersi ad un tavolo ed evitare una risoluzione consensuale del rapporto che porterebbe al licenziamento.
Il piano di Amazon in questo momento è molto chiaro. Il colosso ha nelle proprie intenzioni quelle di ridurre in maniera molto importante il personale. Si parla, infatti, di un licenziamento di circa 14mila persone e in questo processo sono coinvolte anche le sedi che attualmente si trovano in Lombardia. Davvero una situazione molto critica che i sindacati hanno intenzione di scongiurare tanto da aver chiesto alla stessa azienda di rivedere le proprie decisioni e il prossimo 26 novembre lâincontro in Assolombardia sarĂ decisivo per capire meglio il proprio futuro.
Stando alle informazioni a disposizione, in questi giorni Amazon avrebbe inviato ai manager la lista dei dipendenti a cui proporre la cosiddetta risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Per alcuni questa sarebbe accompagnata da una buonuscita, per altri ci sarebbe la possibilitĂ di un ricollocamento allâinterno della stessa azienda.
Il sindacato, però, si è subito mosso per chiedere dei chiarimenti oltre che un metodo di licenziamento differente rispetto a quello che si è deciso di adottare. PerchĂŠ chi rifiuta nei cinque giorni di tempo lâofferta di Amazon, non sa cosa accadrĂ dopo. âUna forte pressione psicologica e di grande incertezza â ha spiegato la segretaria generale Sorrentino â senza dimenticare che ancora oggi non sappiamo quali sono i piani ufficiali della stessa aziendaâ.
Al momento da parte di Amazon non sono arrivati dei chiarimenti. Il colosso ha giustificato la decisione dei licenziamenti parlando di impatto dellâintelligenza artificiale ed efficientamento dei processi oltre che una sorta di svecchiamento ciclico. La preoccupazione in Lombardia è sicuramente molto alta e si spera di riuscire a trovare in davvero un accordo che consenta agli stessi lavoratori di proseguire il proprio percorso con lâazienda. Ma ad oggi il colosso pensa di andare avanti con il proprio piano.