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Cultura e Spettacolo

Taylor Swift chiude San Siro col botto: ma è polemica sui biglietti invenduti

Le due serate di Taylor Swift a San Siro hanno indiscutibilmente riscritto gli standard dei grandi eventi musicali. Una folla appassionata e in piena connessione, dentro e fuori dallo stadio. Ma non mancano le occasioni di riflessione e di polemiche

La stagione musicale di San Siro chiude i battenti con due pienoni impressionanti. Non il record assoluto di pubblico di sempre dello stadio. Per quello bisogna tornare al superclassico di Bob Marley, prima della trasformazione del vecchio impianto (era il 1980) o al leggendario primo concerto di Bruce Springsteen, sempre nello stadio precedente alla trasformazione di Italia ’90.

Taylor Swift non suonava a Milano da 13 anni – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Ma se consideriamo le stagioni più recenti solo Vasco Rossi è riuscito a fare di San Siro terra di conquista. Anche se i suoi incassi sono di gran lunga inferiori a quelli della popstar americana che in un concerto ha incassato più di qualsiasi altra superstar passata da Milano.

Taylor Swift, gli incassi

I conti ufficiali non sono ancora stati resi noti ma Taylor Swift, solo dai botteghini, avrebbe incassato non meno di sette milioni di euro per ognuna delle due date. Una cifra impressionante se si pensa che i due concerti erano completamente sold out e che anche i cosiddetti biglietti economici – quelli a visibilità limitata – sono stati spazzati via nell’arco di pochi secondi. Sono anche stati gli ultimi lotti messi in vendita, pochi giorni prima dell’evento.

Diverso invece il discorso che riguarda il parterre, diviso in tre grandi settori. Il pubblico si è ovviamente accalcato verso il palco e anche in questo caso il comportamento degli Swifties è stato davvero responsabile, diremmo esemplare. Un’empatia assoluta.

Chi aveva acqua l’ha offerta, chi ha sofferto il caldo e si è spostato quando è tornato al suo posto – conquistato in ore e ore di coda fuori dallo stadio – lo ha ritrovato e la gente gli ha fatto spazio Scene davvero rare in uno show di massa di questa portata.

Il giallo dei biglietti invenduti

Tuttavia non sono passati inosservati gli spazi vuoti nel parterre. Da un banale confronto di immagini per Max Pezzali sembrava esserci molta più gente. In particolare sabato.

L’impressione è che moltissimi biglietti siano rimasti invenduti nella rete del secondary ticket che a Milano ha fatto affari d’oro: si parla di ricarichi medi del 400% con picchi inimmaginabili.

Chi scrive ha assistito personalmente Fuori dallo stadio alla trattativa tra un bagarino che ha comprato un biglietto nel settore arancio a 150€ per rivenderlo pochi istanti dopo a 500.

Ma i casi più clamorosi si sono verificati sul digitale: con biglietti venduti anche a quasi 9mila euro.

LEGGI ANCHE >> Taylor Swift, tutto quello che non sapete sul suo show di Milano. I segreti del concerto | Scaletta

L’impressione, e sarà interessante capire dagli organizzatori – se decideranno di fornire questo dato – è capire quanti tra i biglietti venduti regolarmente che non hanno tolto nulla all’incasso e al venduto. Ma che non andati ai fan. Ed è questa la grande sconfitta di un evento del genere. Soprattutto per gli artisti.

Una perfetta macchina di marketing

Lo show è stato perfetto. Uno spettacolo di altissimo livello come pochi se ne vedranno mai nella vita. In questo momento probabilmente lo spettacolo più bello in assoluto, superiore persino a quello dei Coldplay passato con cinque repliche lo scorso anno da San Siro e di nuovo in Italia in questi giorni a Roma.

Taylor Swift ha sicuramente molte qualità artistiche ma più di ogni altra cosa ha avuto due capacità straordinarie che gli show di Milano hanno ulteriormente evidenziato. É una performer gigantesca: in tre ore e mezzo di show è sempre al massimo, attentissima ai dettagli, capace di sfruttare ogni singolo gesto in un momento di interazione.

I fan pronti a rendere virale ogni cenno, saluto o sguardo in quelli che chiamano ‘eye contact’. Lei dal canto suo si è confermata straordinaria nel percepire tutto quello che le accade intorno. In passato ha spesso fermato lo show quando qualche ragazzo si è sentito male nel parterre.

A Milano ha tolto gli auricolari quando si è resa conto dell’omaggio del pubblico che le ha cantato in coro Sei Bellissima, classico di Loredana Berté.

Non molti sanno che Taylor negli auricolari sente anche regia e produzione dello show. Quando le hanno spiegato cosa stesse succedendo è stata brava nel cogliere l’attimo e sottolinearlo. Così come quando durante la serata di domenica all’inizio dell’attesissimo segmento Surprise Song la sua tastiera ha fatto i capricci.

A destra di Taylor Swift l’amatissimo Kam Saunders – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Un flirt con il pubblico

Molto rientra in meccanismi consolidati per ogni artista che ripete ciclicamente le solite frasi un ogni città. “Siete il pubblico migliore che si possa desiderare”, “non ho mai visto niente del genere”…

Tuttavia l’impressione è che Taylor Swift sia rimasta davvero molto colpita dall’accoglienza di Milano: soprattutto durante una lunghissima standing ovation che l’ha costretta a interrompere per qualche istante il suo show e poi quando prima di Enchanted il pubblico ha sottolineato con alcuni cartelli la propria gioia di poterla applaudire dopo 13 anni di attesa.
Avvertita in cuffia di quello che i banner dei fan dicevano ha ringraziato: “Sono qui dopo tredici anni. Troppi… raramente sono stata così a lungo assente dalla mia gente. Vi prometto che non succederà più”.

In realtà lo show del 2011 al Forum di Assago fu un flop con meno la metà dei biglietti rimasti invenduti e molte poltrone vuote. Ma rispetto a quello che Taylor Swift ha fatto dopo si parla di preistoria…

Kam Saunders

Un capitolo a parte merita Kam Saunders, uno dei suoi ballerini. Kam è uno dei simboli stessi del tour. Fratello di un compagno di squadra di Travis Kelce – il fidanzato di Taylor, campione del mondo NFL con i Kansas City Chiefs – Kam non ha esattamente il fisico slanciato di un ballerino professionista. É pesante e un po’ goffo. Ma divertentissimo, ed entusiasta. Ed è il simbolo di quella lotta al body shaming che Taylor ha fatto propria fin dall’inizio della sua carriera. A Kam la popstar ha affidato uno dei momenti più divertenti dell’intero show, quando durante un inciso della sua We Are Never Ever Getting Back Together il testo prevede una singola parola che cambia a ogni tappa del tour.

LEGGI ANCHE >> Concerto Taylor Swift a Milano: la carica delle Swifties prima del grande evento a San Siro | VIDEO

Kam ha avuto l’incarico di personalizzarla rendendola sempre diversa, in lingua locale. E a Milano invece che dire like ever, ovvero non torneremo mai e poi mai insieme e intendo dire mai, ha detto ‘col ca**o’ sabato, scatenando l’ilarità del pubblico e accompagnando la frase con un gesto molto italiano. Domenica ha detto ‘manco morta…’. Piccoli dettagli che sono ovviamente diventati virali.

Taylor Swift chiude San Siro

Con il concerto di Taylor Swift so chiude definitivamente la stagione dei concerti di San Siro. Ma nel frattempo si sta già delineando quella che sarà la prossima stagione dei concerti nello stadio milanese. Alcune date sono già ufficiali.

Bruce Springsteen, il grande appuntamento mancato di quest’anno a causa delle condizioni di salute del Boss, ha già fissato le due date di recupero per il prossimo anno: i suoi show sono in programma il 30 giugno e il 3 luglio 2025. Nel frattempo ci sono diverse novità e alcuni esordi assoluti. Ad aprire la stagione 2025 al momento sarò Elodie, per la prima volta a San Siro da protagonista assoluta dopo l’apprezzatissima ospitata nello show dei Club Dogo di alcuni giorni fa. Il concerto della cantante romana è fissato per l’8 giugno 2025.

A seguirla i Pinguini Tattici Nucleari, che tornano a San Siro con due serate e rinnovano il loro grande successo della scorsa stagione. Per la prima volta a San Siro anche Gazzelle, il cui show è già fissato per il 22 giugno del prossimo anno. Già confermata la data attesissima di Marracash, il 25 giugno. Anche Ultimo ha già ufficializzato due date a Milano nel suo tour negli stadi del prossimo anno, 5 e 7 luglio, subito dopo Springsteen. A seguire anche Marco Mengoni, 13 e 14 luglio, curiosamente le stesse date che quest’anno hanno per protagonista Taylor Swift e che verosimilmente dovrebbero essere le ultime date di un calendario ancora non definitivo.

La scaletta di Taylor Swift a San Siro

Lover
*  Miss Americana & the Heartbreak Prince
*  Cruel Summer
*  The Man
*  You Need to Calm Down
*  Lover
Fearless
*  Fearless
*  You Belong With Me
*  Love Story
Red
*  22
*  We Are Never Ever Getting Back Together
*  I Knew You Were Trouble
*  All Too Well
Speak Now
*  Enchanted
Reputation
*  …Ready for It?
*  Delicate
*  Don’t Blame Me
*  Look What You Made Me Do
Folklore / Evermore
*  Cardigan
*  Betty
*  Champagne problems
*  August
*  Illicit affairs
*  My tears ricochet
*  Marjorie
*  Willow
1989
*  Style
*  Blank Space
*  Shake It Off
*  Wildest Dreams
*  Bad Blood
THE TORTURED POETS DEPARTMENT
*  Female Rage: The Musical
(contains elements of “MBOBHFT”, “WAOLOM”, “loml”, “So Long, London” and “BDILH”)
*  But Daddy I Love Him / So High School
*  Who’s Afraid of Little Old Me?
*  Down Bad
*  Fortnight
*  The Smallest Man Who Ever Lived
*  I Can Do It With a Broken Heart
Surprise Songs Sabato
*  The 1 / Wonderland
*  I almost Do / The Moment I Knew
Surprise Songs Domenica
*  Mr. Perfectly Fine / Red
*  Getaway Car / Out of the Woods
Midnights
*  Lavender Haze
*  Anti-Hero
*  Midnight Rain
*  Vigilante Shit
*  Bejeweled
*  Mastermind
*  Karma

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.