A Milano, il 25 novembre, istituzioni, editori, garanti e studiosi si riuniscono per affrontare il futuro dell’informazione: tra Ia, nuovi linguaggi e responsabilità condivise.
“Il futuro per un’informazione tra uomo e macchina: verso un nuovo linguaggio?”. Sarà questo il tema che si toccherà per la XVII edizione di Nostalgia di futuro, in programma a Milano martedì 25 novembre dalle ore 10 presso la sede di Mediaset.

L’evento, organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia, rappresenta un cruciale momento di riflessione sui grandi temi della contemporaneità, concentrandosi sul futuro dell’informazione e sulla complessa interazione tra l’uomo e la macchina nel plasmare un nuovo linguaggio comunicativo. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Leonardo Panetta e vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo editoriale, della privacy e delle nuove tecnologie.
“Il futuro è più di un nuovo linguaggio, è un nuovo dialogo tra uomo e macchina, un nuovo accesso a tutta l’informazione: il discorso umano attraverso la macchina”, ha detto Derrick de Kerckhove, direttore scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia. A confrontarsi sui dilemmi e le opportunità dell’era digitale saranno tra gli altri Gina Nieri (Mediaset); Alberto Barachini (sottosegretario all’Editoria); Laura Aria (commissario Agcom); Guido Scorza (Garante Privacy).
Rossignaud (Osservatorio TuttiMedia): “Innovazione, qualità e tutela del cittadino”
“La co-produzione dell’informazione – ha dichiarato Maria Pia Rossignaud (vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia – tra Intelligenza umana e artificiale richiede trasparenza, responsabilità e un quadro regolatorio coerente con i principi europei. L’Osservatorio TuttiMedia promuove un nuovo linguaggio dell’informazione che unisca innovazione, qualità e tutela del cittadino”.
Dopo il dibattito, che includerà anche le voci dei giovani, la mattinata culminerà con la premiazione. Il riconoscimento è destinato a chi, pur provando “nostalgia di futuro”, si impegna attivamente per contribuire a una transizione digitale che sia guidata dalla consapevolezza e non dalla mera velocità del cambiamento. La cerimonia di premiazione è il momento dedicato a chi (persone, enti, organizzazioni e società) contribuisce all’innovazione nel mondo della comunicazione e non solo.

Il Premio ricorda Giovanni Giovannini, storico presidente della Fieg, giornalista, scrittore, editore, che ammoniva: “Il giornalismo deve essere un esploratore del futuro, non un nostalgico del passato”. Un’esortazione perfetta per affrontare le sfide dell’Ai in un’ottica di rinnovamento e responsabilità.
“L’ecosistema della comunicazione umana in cui siamo immersi, con la rete, il web e le app, si è evoluto, e non smetterà di farlo, – ha affermato Raffaele Pastore, direttore generale di Usa – verso un oceano senza confini di informazioni digitali del tutto inimmaginabile, per gli esseri umani. Basta alzare un braccio, per produrre dati, basta scrivere ciao in un determinato secondo in un determinato luogo, per produrre dati. Produrre, e archiviare su server. Server pronti a servire chi può e sa interrogarli. Per questo abbiamo bisogno delle macchine, anche oggi, come sempre. E se c’è una cosa che gli esseri umani sanno fare, perché hanno bisogno di farla, è comunicare, anche con le macchine”.





