Lazza contro un fan molesto. Il noto cantautore ha infatti denunciato l’insistenza di un ammiratore: i Carabinieri raccolgono la querela.
È successo a Blanco durante un concerto, mentre a Lazza lo hanno proprio chiamato. Talvolta i fan arrivano a essere molesti, al punto da non concedere tregua a chi cerca di fare il proprio lavoro. Chiedere a Jacopo Lazzarini, per tutti Lazza, cantautore che con il suo repertorio di inediti sta facendo sold out in tutta Italia.
Il merito di questo successo ce l’ha anche un po’ Amadeus che ha creduto in lui lanciandolo sul palco dell’Ariston con il brano “Cenere”. Lazza ha ridotto in cenere – se così si può dire – un fan che lo molestava: è successo il 6 gennaio. Il 29enne comincia a ricevere delle chiamate da un numero che non conosce: alla prima non risponde, alla seconda sì e l’ammiratore non più segreto gli chiede una foto.
Lazza contro un fan
Lazza si mostra visibilmente scocciato e, quando chiede delucidazioni sul conto di questa persona, la comunicazione si interrompe al termine di varie interruzioni e una ricezione distorta. Lazza, allora, si spaventa. La preoccupazione del ragazzo provano a calmarla i Carabinieri dicendo che ci sono gli estremi per la querela: l’accusa formale è molestia.
Il fan, secondo l’articolo 660 del Codice Penale, rischia fino a 6 mesi con l’ammenda di 516 euro. La situazione sembrerebbe essere rientrata per l’artista di Calvairate che, però, se l’è vista brutta. Lui stesso ha raccontato di essere molto disponibile con il suo pubblico, ma stavolta si è superato un limite.
La denuncia per molestie
Lazza, facendo vedere i tabulati delle conversazioni, ha ricevuto rassicurazioni dalle Forze dell’Ordine. Non dovrebbe essere difficile risalire all’utente che ha fatto le chiamate. Come è stato possibile, però, arrivare al numero di Lazza così facilmente? L’artista è popolare, ma non è per niente sprovveduto: mantiene una spiccata riservatezza nonostante la sua fama.
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La popolarità crescente, infatti, non gli ha fatto dimenticare certi valori: la privacy resta al centro di tutto. Secondo le Forze dell’Ordine, l’uomo potrebbe lavorare all’interno di una compagnia telefonica. Deve aver preso e ottenuto il numero attraverso un semplice controllo alla sorgente. Situazione che, comunque, resta al vaglio delle autorità.
