Aurora Ramazzotti si è confessata con i suoi follower e ha parlato apertamente dei tanti capelli persi dopo la gravidanza. È stata lei stessa a mostrare l’entità del problema.
Ormai da tempo Aurora Ramazzotti ama parlare di sé attraverso i social, cosa che ha fatto anche quando era incinta con aggiornamenti quasi quotidiani. Questo, inevitabilmente, l’aveva portato a subire critiche da parte dei cosiddetti “leoni da tastiera”, che hanno utilizzato toni tutt’altro che morbidi nei suoi confronti, al punto tale da sottolineare in più occasioni quanto la sua gravidanza sembrasse infinita.
Ora che è diventata mamma il suo atteggiamento non è cambiato, anzi non mancano le Instagram Stories in cui mostra come sia cambiata la sua quotidianità, anche se almeno per ora lei ha preferito non fare vedere il piccolo Cesare in volto. Negli ultimi mesi, però, la 27enne si è ritrovata anche a dover affrontare un inconveniente che si sarebbe decisamente risparmiata, ma che tante neomamme conoscono bene.
Aurora Ramazzotti racconta il suo problema post gravidanza
Parlare di un problema che si sta affrontando sui social permette non solo di sfogarsi, ma anche di ricevere suggerimenti su come poterlo risolvere da parte di chi ha già affrontato la stessa esperienza. Anzi, tanti sono disposti a dare consigli ai personaggi famosi senza alcuna remora proprio perché in questo modo sentono meno la distanza che potrebbe esserci senza questo strumento di comunicazione.
È questo quello che ha fatto anche Aurora Ramazzotti, che ha mostrato in un breve video un effetto collaterale che si sarebbe risparmiata di avere e che è stato una diretta conseguenza della gravidanza. Si tratta della cospicua perdita di capelli che tante donne vivono in prima persona dopo avere avuto un bambino e che spesso è fonte di notevole preoccupazione. La caduta, infatti, è spesso tutt’altro che lieve, per questo si arriva a chiedere al medico se sia possibile fare qualcosa per ridurre le conseguenze.
“Dopo la gravidanza è successo questo. Tutti i capelli che avevo perso, perché dopo aver partorito pensavo di diventare pelata, sono cresciuti così… Questo è il risultato di otto mesi di ricrescita. Qui invece no (mostrando un altro lato della testa, ndr)” – ha detto la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti in un breve filmato che lei stessa ha pubblicato. Qui, infatti, si può vedere una zona in cui i capelli stanno ricrescendo, anche se risultano essere ancora corti rispetto al resto della chioma, e un’altra in cui c’è invece un piccolo “buco” da colmare.
Non sono mancati gli attestati di solidarietà da parte di chi sa bene cosa questo significhi e come sia difficile ogni volta che si fa uno shampoo ritrovarsi anche con delle ciocche tra le mani.
Un problema comune
Aurora Ramazzotti non è certamente l’unica neo mamma ad avere affrontato la perdita di capelli post gravidanza. Pur sapendo quanto questo problema possa essere comune, provare preoccupazione e temere che non possa risolversi può essere naturale per tante donne, specialmente per chi è abituata a fare non pochi sacrifici per curare la chioma.
In genere durante la gestazione appaiono più forti e lucidi grazie all’alta quantità di estrogeni che vengono prodotti dalla placenta. Questi rendono più duratura la fase di crescita, conosciuta anche come “anagen”, oltre a esserci un’azione ridotta da parte delle ghiandole sebacee, operazione che rende più difficile che il cuoio capelluto possa diventare grasso in tempi rapidi.
Subito dopo il parto, però, la situazione cambia. Gli ormoni androgeni (testosterone e suoi derivati) non riescono più a essere bilanciati dagli estrogeni, arrivando a favorire l’attività delle ghiandole sebacee, che possono rendere la cute più sporca, aumentando la frequenza con cui realizzare lo shampoo.
@bellezzevip Tanti sacrifici a volte nel diventare mamma! ♥️ #auroraramazzotti ♬ suono originale – Bellezze Vip ⭐
A questo si affianca anche una caduta più cospicua rispetto ai soliti 100 capelli al giorno per circa tre mesi, per poi tornare al quadro normale dai sei ai dodici mesi dopo il parto. Se questa dovesse persistere, è bene consultare il medico, che potrebbe consigliare di effettuare gli esami per sangue per verificare eventuali carenze e solo stato degli ormoni.
