Chiara Ferragni, sponsor in fuga: Safilo Group rompe gli accordi

Chiara Ferragni, il pandoro gate sta avendo ripercussioni importanti sulla quotidianità lavorativa dell’imprenditrice: sponsor in fuga.

Chiara Ferragni in caduta libera. Nel mirino non solo le aziende e il patrimonio dell’imprenditrice, per capire se quello che è successo prima con il pandoro e poi, forse, con le uova di Pasqua sia frutto di un “errore di comunicazione” – come ha asserito lei stessa in un video ufficiale di scuse, il più visto sul suo profilo – oppure si tratti di uno schema. Meccanismo abituale che possa sottintendere del lucro. La situazione resta ancora al vaglio delle autorità.

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Chiara Ferragni, dietrofront dei primi sponsor – (milanocityrumors.it)

Compresa l’Antitrust. Il problema è che il Codacons – sulle uova di Pasqua griffate – non si è ancora espresso, ma gli effetti di questo “ciclone mediatico-giudiziario” già sono tangibili. I follower sono in fuga: 100mila in meno nell’arco di pochi giorni. I numeri – stando alle recenti analisi – potrebbero scendere ancora. La credibilità sembrerebbe essere ormai a repentaglio anche a causa delle indiscrezioni emerse sulle pagine de “Il Giornale”: l’imprenditrice avrebbe comprato dei follower per aumentare il numero di seguaci e, quindi, dare adito a sponsorizzate di tipo diverso per portata, accordi e ripercussioni.

Ferragni, scappano i follower: addio sponsor, la decisione di Safilo Group

Questo vorrebbe dire – qualora venisse acclarato – che i numeri del suo impero non sarebbero veritieri. Un esempio che diventa capro espiatorio. Non è la prima volta che succede, ma a certe cose è sempre difficile abituarsi. Lo è per chi guarda, che da giorni indirettamente si chiede a quale versione credere (quella del pentimento in tuta grigia o quella delle autorità), e per chi vive tutto questo sulla propria pelle. Di contorno anche le questioni di rappresentanza.

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L’imprenditrice digitale nel mirino (Foto Instagram @fedez) milano.cityrumors.it

La cittadinanza sembrerebbe chiedere a gran voce di revocare l’Ambrogino D’Oro a Chiara Ferragni e Fedez. Una vera e propria escalation di ripensamenti e dietrofront: anche gli sponsor non sono da meno. Safilo Group, noto brand di occhiali, di cui la Ferragni curava il design e non solo fino a poco tempo fa, ha rotto gli accordi con l’imprenditrice. Il primo segnale di qualcosa che, forse, va oltre la sfiducia e le prese di posizione.

L’impero Ferragni potrebbe seriamente essere in bilico. Se poi aggiungiamo che, in questa vicenda, ha aggiunto la propria versione anche Wanna Marchi – “Io ero più cattiva rispetto a lei, ma quest’immagine pulita non rende più”, allora è possibile capire che è stato valicato un confine. Lo stesso che c’è tra pettegolezzo e certezza. L’unica garanzia, in tutta questa situazione, è che la Ferragni (e in larga parte anche suo marito) ne usciranno ridimensionati. Rimane da capire soltanto in che misura.

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