Chiara Ferragni, non c’è pace: nel mirino anche le uova di Pasqua, l’attacco di Selvaggia Lucarelli

Chiara Ferragni nel mirino. Dopo il pandoro griffato, anche le uova di Pasqua sotto esame. Selvaggia Lucarelli pungola l’imprenditrice.

“Nessun errore di comunicazione”, così Selvaggia Lucarelli sul suo profilo Instagram non perdona Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale finisce nel mirino per la questione del pandoro griffato e della pratica commerciale scorretta in relazione alla beneficenza. Del bene è stato fatto, ma a metà. Visto che, secondo le accuse dell’Antitrust, i soldi in beneficenza erano già stati pattuiti con la Balocco. Il resto degli incassi, su un prezzo maggiorato del pandoro, sarebbero andati alle società di Chiara Ferragni.

casa chiara ferragni
Chiara Ferragni ancora nel mirino – Milano.cityrumors.it

Tutto da dividere con l’azienda dolciaria. La Lucarelli aveva squarciato il velo sulla questione, ora si prende la sua “rivincita”. L’appello di scuse della Ferragni, secondo la giornalista del Fatto Quotidiano, è solo un modo per distogliere l’attenzione dal misfatto. Un milione di euro sono un risarcimento giusto, stando alle scuse social dell’imprenditrice, ma per la giornalista la querelle non finisce qui. “I soldi comprano tutto – scrive la Lucarelli – ma non lavano tutto”.

Chiara Ferragni, attenzione alle uova di Pasqua

“Usare la beneficenza per proprio tornaconto personale mi fa orrore”. Siamo, quindi, al punto di partenza. Oltre al pandoro – si legge sul Fatto Quotidiano – c’è dell’altro. Le uova di Pasqua. Sempre nello stesso periodo, infatti, Chiara Ferragni lancia delle uova di Pasqua griffate che sarebbero dovute andare nei negozi per santificare le feste di aprile. Una scelta, anche questa, per aiutare i meno fortunati. Secondo la Lucarelli, che spiega la situazione anche su Instagram, ci sarebbe lo stesso modus operandi dei pandori: propaganda mescolata con la beneficenza.

Quanto costa la cabina armadio di Chiara Ferragni
L’imprenditrice pungolata dalla giornalista (foto Instagram @chiaraferragni) – Milano.cityrumors.it

Intervengono a questo punto i rappresentanti di Dolci Preziosi, i quali assicurano che non c’è nessuna correlazione fra le donazioni fatte e il contratto dell’imprenditrice. La quale è stata chiamata e coinvolta secondo un cachet pattuito. Si smarca ugualmente anche la rappresentanza dei Bambini delle Fate. Tutto a posto, dunque, almeno così sembrerebbe. Le parole della Lucarelli, tuttavia, mettono la pulce nell’orecchio a molti.

La fuga dei follower

Perduti poco meno di 29mila follower da Chiara Ferragni, poco o niente rispetto ai suoi 30 milioni. Fedez ne ha persi oltre 10mila e il video di scuse della donna è stato il più visto da quando esiste il profilo sulla piattaforma. Il segnale, tuttavia, è stato lanciato: l’Antitrust sulle uova di Pasqua non si è ancora pronunciata, ma ormai è questione di ore prima che qualcun altro prenda posizione. I Ferragnez restano nel mirino: l’occhio del ciclone ha puntato loro, da Striscia La Notizia, ai giornali, compresa anche la Regione Lombardia. Feste movimentate per i manager è dire poco: anno nuovo, vita nuova. La coppia lo spera davvero, senza più “errori di comunicazione” perchè a parlare – d’ora in poi – devono essere i fatti.

Nello specifico, prima ancora che si pronunciassero le istituzioni su questo tema, il rapporto tra i Ferragnez e Selvaggia Lucarelli non era proprio idilliaco. La giornalista (che ormai ha rinunciato al tesserino, come ricorda provocatoriamente Fedez) aveva già pungolato l’imprenditrice e suo marito in altre occasioni. Era l’unica, in tempi non sospetti, a dire che qualcosa non tornasse. Anche dopo il “ciclone Sanremo” per altri motivi. Insomma c’è sempre stato un botta e risposta tra le parti. Ora Fedez attacca sia la cronista che la Regione Lombardia: “State buttando m***d* su qualcosa che ha salvato vite”. I follower si dividono: c’è chi appoggia la difesa d’ufficio della coppia e chi, invece, ammonisce: “Vi stanno presentando per quello che siete e la cosa non vi va giù” – si legge nella stringa dei commenti sotto un articolo di Fanpage. La diatriba diventa (anche) un caso politico, dopo gli attacchi velati – senza mai nominarla – di Giorgia Meloni all’imprenditrice digitale dal palco di Atreju, tutt’altro che risolto.

Impostazioni privacy