Chiara Ferragni alle prese con nuovi problemi economici. La giovane imprenditrice potrebbe rischiare grosso a causa di un ex socio.
Mettere ordine fra i sospesi e gestire il caos. Queste le parole chiave all’interno del nuovo corso imprenditoriale che vedrà sviluppare e adeguare le società del gruppo Ferragni alle necessità correnti: le perdite sono un dato di fatto. Bisogna contenere le uscite: non perdere più del dovuto e “galleggiare” entro la soglia della sostenibilità.
Il manager factotum di Chiara Ferragni ora è un altro: Lorenzo Castelli, prima c’era Fabio Maria Damato. Un vero e proprio braccio destro per la donna, a causa del quale sono anche iniziati i problemi coniugali con Fedez. Il privato è più gestibile del pubblico. Se con il marito la separazione sta prendendo forma anche grazie a una sorta di tacito accordo per la serenità dei figli, a livello imprenditoriale le cose non sono così semplici.
Ferragni ancora nel caos
La giovane imprenditrice sta vivendo uno dei momenti più difficili della propria carriera. Questo perchè la ricapitalizzazione societaria potrebbe non essere sufficiente. Sono cambiati vertici e persone, ma le falle persistono. È stato fatto e concesso un primo step relativo all’aumento di capitale, ma non è sufficiente. 500mila euro sono appena un biglietto da visita – per così dire – allo scopo di ripartire. Le basi ci sono, almeno stavolta, a mancare è la prospettiva.
La colpa, in tal senso, è anche dell’intemerata (persino a livello legale) intrapresa anche da Pasquale Morgese. L’uomo è un imprenditore di Barletta, entrato in Fenice (una delle società del gruppo Ferragni) al posto del primo grande ex della donna: Riccardo Pozzoli. Tutto bene fino al 2020 quando Ferragni e Morgese si separano.
Cos’è successo alle società
Ora l’imprenditore è tornato alla carica: non intende rientrare, ma avere una sorta di risarcimento. La motivazione sarebbe un aumento di capitale a cui l’uomo d’affari asserisce di non aver preso parte. Hanno agito, in altre parole, senza interpellarlo. Questo, per chi ha quasi il 30% delle quote, è grave. Sebbene le strade si siano divise, c’è modo e modo di uscire di scena.
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Ora Ferragni è chiamata a risolvere questa grana che potrebbe finire in tribunale e minare la sostenibilità aziendale del suo gruppo finanziario. Non c’è pace, infatti anche Lorenzo Castelli (nuovo rappresentante e manager dopo Damato) si prende del tempo per riflettere e agire. L’imprenditrice digitale è di nuovo alle strette, chissà con quali conseguenze.