Dalle indagini è emerso il modus operandi che il 59enne medico di base presso il Centro Medico ASL di Corsico, nel milanese, adottava con giovani pazienti di sesso maschile. Ultima vittima della violenza sessuale del dottore un 22enne
Ieri, venerdì 2 agosto, al termine dell’attività investigativa coordinata dal V Dipartimento della Procura di Milano – Violenza di genere, Tutela della famiglia e dei soggetti vulnerabili e minori – gli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura milanese hanno arrestato un medico di base di 59 anni in seguito all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del locale Tribunale in ordine al reato di violenza sessuale. L’episodio è avvenuto lo scorso 19 luglio all’interno di un ambulatorio del Centro Medico ASL a Corsico, provincia di Milano, dove il 59enne prestava servizio sanitario.
Vittima del medico un ragazzo di 22 anni che ha denunciato la violenza sessuale subita alle forze dell’ordine. Dalle indagini è emerso che l’aggressore non era la prima volta che importunava sessualmente i suoi giovani pazienti, tutti di sesso maschile. Prima di questo ultimo caso, spunta anche un altro spiacevole episodio ai danni di un ragazzo.
Le indagini sono partite a seguito della denuncia sporta nel mese di luglio di quest’anno da un 22enne, cittadino italiano, il quale aveva denunciato ai poliziotti che nel corso del suo primo accesso presso l’ambulatorio ASL di Corsico per una richiesta di un certificato di sansa e robusta costituzione, il medico di base ha abusato sessualmente del paziente.
Nel corso dell’attività investigativa della Polizia di Stato di Milano è emerso che lo stesso professionista era già stato condannato per un simile reato avvenuto con il medesimo modus operandi e che anche in quel caso la vittima era di sesso maschile. Il medico dell’ASL, fermato e posto in arresto, è stato trasferito dagli agenti presso il carcere milanese San Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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E’ doveroso sottolineare, come riporta una nota della Polizia, che il procedimento all’indagato versa, al momento, nella fase delle indagini preliminari e dunque l’eventuale responsabilità del soggetto sarà accertata solo a conclusione del processo e all’eventuale sentenza definitiva di condanna. Fino ad allora vige il principio della presunzione di non colpevolezza.
Ma gli inquirenti non possono escludere anche la presenza di altre possibili vittime del medico, considerata l’elevata affluenza nella struttura medica di pazienti, soprattutto di donne e uomini di giovane età. Risulta, dunque, auspicabile – ricorda la polizia – “che eventuali altre persone che avessero subito abusi analoghi si rendano disponibili a denunciarli, con le più assolute garanzie di riservatezza garantite dalla legge, rivolgendosi al numero 0254332520 e contribuendo così alla repressione e alla prevenzione di queste gravissime condotte illecite”.