Valtellina, incidente sul Pizzo Tresero: alpinista 45enne cade, è grave

Ancora un incidente sulle montagne della Lombardia, la vittima è un bresciano di 45 anni caduto sui sentieri del Pizzo Tresero in Valtellina

Ferragosto tragico in montagna. Oltre alla devastante esplosione che ieri mattina ha sconvolto la tranquillità del pic-nic in montagna al Bar Bianco di Rasura, in provincia di Sondrio, i mezzi del pronto intervento sono dovuti intervenire anche per una brutta caduta durante una escursione.

Tragedia Montagna Enrico Albertini
Operazioni di soccorso complesse per l’alpinista precipitato in Valtellina – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Il grave incidente si è verificato ieri mattina sul Pizzo Tresero, nel comune di Valfurva, in provincia di Sondrio.

Valtellina, caduta tragica sul Pizzo Tresero

Un alpinista di 45 anni, residente in provincia di Brescia, è caduto durante un’escursione, riportando traumi multipli e seri. L’uomo è stato soccorso tempestivamente e trasportato d’urgenza all’ospedale Morelli di Sondalo, dove è attualmente ricoverato in gravissime condizioni con prognosi ancora riservata.

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L’incidente è avvenuto intorno alle 10.30, mentre l’alpinista era ancora in fase di ascesa tentando di raggiungere la cresta del Pizzo Tresero, a oltre 3000 metri di altitudine, dopo aver lasciato il bivacco Seveso. Durante la salita l’uomo è precipitato, probabilmente a causa di un cedimento del terreno o di una perdita di equilibrio, fattori spesso aggravati dalle condizioni meteo o dalle caratteristiche impervie del percorso.

Valtellina, il pizzo Tresero

Il Pizzo Tresero, con i suoi 3.602 metri di altezza, è una delle vette più ambite della zona: ma anche una delle più pericolose, soprattutto per chi non è adeguatamente preparato o attrezzato.

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I soccorsi, allertati immediatamente dai compagni dell’alpinista o da testimoni dell’accaduto, sono stati condotti dai militari del SAGF (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) di Bormio e dai soccorritori della VII Delegazione della Stazione di Valfurva. Grazie al loro rapidissimo intervento, coordinato con l’ausilio di uomini a terra e dell’elisoccorso, l’uomo è stato recuperato e affidato alle cure degli operatori sanitari del 118. Le sue condizioni, già critiche al momento del recupero, sono apparse subito molto gravi, con traumi significativi che hanno richiesto il suo trasferimento urgente in ospedale.

Altri incidenti in Lombardia

L’estate 2024 lascia purtroppo in archivio un gran numero di incidenti alcuni dei quali con esiti gravissimi, se non fatali.

Lo scorso luglio, un escursionista di 52 anni è deceduto sul Monte Disgrazia, sempre in provincia di Sondrio, dopo essere precipitato per circa 200 metri. L’uomo, un esperto alpinista, stava affrontando una delle creste più difficili della zona quando è scivolato su un tratto particolarmente insidioso. Nonostante l’intervento rapido dei soccorritori, per lui non c’è stato nulla da fare.

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Pochi giorni dopo, un altro grave incidente ha coinvolto un giovane di 28 anni sul Monte Resegone, tra le province di Lecco e Bergamo. L’uomo, impegnato in una salita solitaria, è precipitato in un dirupo, riportando ferite mortali. Anche in questo caso, il ritrovamento – aggravato dal fatto che l’uomo fosse completamente da solo nel suo tentativo – è avvenuto solo diverse ore dopo l’incidente, rendendo vano qualsiasi tentativo di salvataggio.

Questi eventi, sebbene tragici e dolorosi, non sono purtroppo isolati. La Lombardia, con le sue Alpi e Prealpi, offre un terreno vario e complesso che attrae migliaia di escursionisti e alpinisti ogni anno. Tuttavia, la bellezza di questi luoghi è spesso accompagnata da pericoli nascosti, che richiedono una costante vigilanza e una grande esperienza per essere affrontati in sicurezza.

Tragedia Montagna Enrico Albertini
Elisoccorso in azione per il recupero – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

L’attività del Soccorso Alpino

Il Soccorso Alpino sotto questo aspetto, con i suoi uomini specializzati ed esperti e i suoi mezzi, è un’istituzione davvero fondamentale in questo contesto, intervenendo con competenza e rapidità in situazioni di emergenza che si verificano in montagna. Le squadre, formate da volontari altamente addestrati e da professionisti, operano spesso in condizioni estreme per cercare di salvare vite.

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Negli ultimi anni, il Soccorso Alpino ha lanciato diverse campagne di sensibilizzazione per promuovere la sicurezza in montagna, rivolte sia agli alpinisti esperti sia ai semplici escursionisti. Queste iniziative sottolineano l’importanza di informarsi accuratamente sulle condizioni meteo, di non sottovalutare la difficoltà dei percorsi, e di dotarsi sempre dell’attrezzatura necessaria, compreso il dispositivo ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), il casco, e corde di sicurezza.

Raccomandazioni d’obbligo

Inoltre, il Soccorso Alpino raccomanda di non intraprendere mai escursioni in solitaria, ma di essere sempre accompagnati, preferibilmente da qualcuno con esperienza.

In alcuni casi, come quello del giovane sul Monte Resegone, l’intervento dei soccorritori è stato ritardato proprio perché l’escursionista era solo, rendendo più difficile localizzare il punto dell’incidente. Questa dinamica, purtroppo, è una delle più comuni nelle tragedie di montagna.

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