Gravissime accuse per un uomo: avrebbe partecipato al delitto di Youssef Saadani, ucciso a Sesto San Giovanni. Cosa emerge sull’agguato.
Potrebbe aver partecipato all’azione del branco, un vero e proprio commando messo in piedi per fare paura, poi la situazione degenerate e l’uccisione di un 27enne.
Per questo motivo un uomo di 32 anni è stato fermato lo scorso giovedì 30 novembre poiché accusato di aver partecipato al delitto di Youssef Saadani.
Cosa emerge dalle indagini, tutti i dettagli
Il delitto di Youssef Saadani, anch’egli cittadino marocchino come l’uomo arrestato, è avvenuto lo scorso 23 ottobre a Sesto San Giovanni.
Un agguato messo in atto da un commando durante il quale sono rimasti feriti un 31enne marocchino e un 30enne originario della Libia. Il primo è rimasto ferito da un proiettile all’altezza del polso, l’altro massacrato con dei bastoni.
L’uomo è stato scoperto anche in possesso di droga, da qui l’arresto in flagranza. Proprio per questo dovrà rispondere delle accuse di reato di spaccio di sostanze stupefacenti. A riportare la notizia è MilanoToday che ha fornito altri dettagli sulla vicenda.
Gli inquirenti parlano del secondo componente del commando bloccato dai militari. La stessa situazione era infatti capitata ad Hamza H., cittadino marocchino di 32 anni che ha il domicilio a Pero (Milano). Quest’ultimo era già in prova ai servizi sociali, in seguito ad una condanna per droga, proprio all’epoca dei fatti.
Il gip di Monza, Francesca Bianchetti, ha ricostruito l’azione violenta, terminata con la morte di Youssef Saadani. Si tratta a tutti gli effetti di un vero e proprio agguato avvenuto in via Pisa, a Sesto San Giovanni. Tutto sarebbe avvenuto in una stradina chiusa, buia e piena di alberi, seppur non molto distanti da alcuni condomini.
Gli inquirenti hanno ribadito che l’azione sarebbe stata messa in atto da almeno altre sette persone (otto in totale), tendendo una trappola alla vittima e ai suoi amici.
Scontro fra gruppi rivali, le novità dopo l’arresto
Secondo le informazioni raccolte, lo scontro fra bande rivali sarebbero nato il giorno precedente al delitto. La sera del 22 ottobre 2023, infatti, un amico di Youssef Saadani e altri due sarebbero stati aggrediti fuori da una farmacia a Cologno Monzese.
Pestaggio a sangue e furto di soldi, monopattino e anche di uno smartphone. Proprio qui ci sarebbero stati i numeri dei clienti che si rifornirebbero di cocaina e hashish.
Da lì in poi ci sarebbe stato anche un contatto con qualcuno degli aggressori, poi la decisione di un incontro per chiarire la vicenda e restituire il cellulare. Ma poco dopo le ore 20, in via Pisa, Youssef Saadani è giunto insieme ad altre 4 persone a bordo di scooter e di una Mazda.
Proprio dalla boscaglia sarebbero uscite dieci persone, armate di mazze e di altre armi. Nulla invece da fare per il 27enne, rimasto colpito al collo da un proiettile di grosso calibro.
Dopo aver compiuto l’agguato, invece, gli aggressori sono fuggiti a bordo di almeno due auto: una delle due sarebbe la stessa vista pochi minuti prima dell’omicidio, ripresa da una telecamera a Cologno Monzese.
Le immagini sono state documentate a non molta distanza dal luogo dell’omicidio. Trovati sulla scena del crimine anche bossoli e cartucce che i carabinieri hanno trovato nella stradina in cui è avvenuto il delitto di Youssef Saadani: erano diverse decine.