Ucciso per dominare lo spaccio a Cologno Monzese, novità sull’omicidio di Youssef Saadani

Agguato a Sesto San Giovanni e omicidio di Youssef Saadani: la testimonianza di un 31enne che si dichiara innocente. 

Ha parlato davanti agli inquirenti Jaead Kalla, l’uomo che nega di aver preso parte all’agguato di via Pisa avvenuto lo scorso 23 ottobre. Alla periferia di Sesto san Giovanni, infatti, ha perso la vita Youssef Saadani.

cologno monzese
Cologno Monzese, il monopolio della droga si mantiene a colpi di fucile, in perfetto stile: spuntano anche dettagli sul delitto di Youssef Saadani (ANSA)

Il 27enne è morto in seguito ad una rissa, ma ora il 31enne marocchino arrestato e interrogato si dichiara innocente. Ha parlato con il gip Cardamone, nel carcere di San Vittore, alla presenza dell’avvocato Giacomo Crippa.

Le novità sulla morte di Youssef Saadani

Jaead Kalla ha spiegato che la rissa sarebbe degenerata a tal punto da peggiorare le cose. “Ma io non c’entro nulla“, spiega l’uomo che ha parlato del caso avvenuto in provincia di Milano.

Il 31enne incensurato si trova in Italia da due mesi e ora dovrà rispondere delle gravissime accuse a proprio carico. L’uomo ha comunque ribadito di essere stato presente sul posto nel luogo in cui si è svolta la rissa, ma di non aver avuto alcun ruolo nell’azione violenta.

Cologno Monzese
Cologno Monzese, il monopolio della droga si mantiene a colpi di fucile, in perfetto stile “Gomorra” (ANSA)

Saadani è infatti morto a causa di un colpo di fucile all’altezza della trachea: nella stessa serata sono stati feriti altri tre cittadini nordafricani. La Procura di Monza ha intanto confermato che Kalla è indagato per omicidio e tentato omicidio, dinanzi all’autorità milanese dovrà anche rispondere dell’accusa di spaccio di droga.

Proprio i carabinieri, infatti, lo cercavano da una settimana, arrestandolo lo scorso 30 novembre: aveva 10 grammi di cocaina in un’abitazione che condivideva con altre persone in zona Corvetto.

Dall’incontro chiarificatore al pestaggio

Sta di fatto che l’inchiesta sul delitto di Sesto San Giovanni ha permesso di scoprire altri dettagli sulla spedizione punitiva che ha visto come vittime sei cittadini nordafricani. Sarebbero entrate in azione una decina di persone armate di mazze, machete e di un fucile.

Una lite scoppiata probabilmente per il controllo della piazza di spiaccio a Cologno Monzese, con tanto di furto del telefono con i contatti degli acquirenti, poi la decisione di un’azione violenta e cruenta, bypassata per un presunto e fasullo incontro chiarificatore.

Durante l’agguato, messo in atto da un vero e proprio commando armato, sono stati feriti un 31enne marocchino e un 30enne libico. Il primo è stato colpito da un proiettile all’altezza del polso, l’altro massacrato con numerose bastonate.

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Carabinieri e le indagini per il delitto avvenuto a Sesto San Giovanni. Rissa degenera e a farne le spese è Youssef Saadani, 27enne ucciso per un colpo di fucile all’altezza della trachea (ANSA)

Lo scontro fra bande è avvenuto il giorno prima del delitto. Lo scorso 22 ottobre, infatti, un amico di Youssef Saadani e altri due avrebbero subito un’aggressione a Cologno Monzese, proprio vicino ad una farmacia di zona.

Furto di monopattino, smartphone, soldi e pestaggio violento. E proprio su quel telefono, infatti, ci sarebbero i numeri dei clienti pronti a rifornirsi di droga, in particolare hashish e cocaina. Il tranello di un incontro chiarificatore si sarebbe invece trasformata in una trappola.

Da una zona boschiva, infatti, sarebbero uscite una decina di persone, tutte armate di mazze, machete e di un fucile. Fatale il colpo subito da Youssef Saadani: un proiettile di grosso calibro non gli ha lasciato scampo.

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