L’arresto è stato convalidato ma per il gip non è stato omicidio. Il presunto assassino di Julio Antonio Rosario Santos, ucciso al culmine di una lite, è stato rilasciato. Le motivazioni e il commento del difensore
Ieri pomeriggio, venerdì 10 maggio, i carabinieri hanno effettuato la perquisizione della casa di viale Cremona a Pavia dove la vittima 36enne, Julio Antonio Rosario Santos, viveva insieme al proprietario 69enne, Fausto Baiguera, accusato della morte del 36enne. Giovedì 9 maggio, l’indagato è stato scarcerato senza avere però una casa dove andare.
L’abitazione, sequestrata dalle forze dell’ordine, oggi forse potrebbe essergli restituita. Il 69enne presunto killer ha lasciato il carcere con gli effetti personali nei sacchi della spazzatura, smarrito e fragile. A trovargli un posto per la notte c’ha pensato il suo avvocato difensore, Barbara Bertoni, la quale gli ha trovato un posto letto in un ostello.
Ieri è stato il difensore di Baiguera a sbrigare le procedure per attivare i Servizi sociali e inoltrare una richiesta perché il suo assistito trovi un posto temporaneo in un istituto di assistenza. L’avvocata Bertoni spiega le condizioni di salute in cui il 69enne si trova, come riporta anche il Giorno:
“Quando è uscito dal carcere dove camminava sorretto da un’altra persona pensava di essere stato in ospedale. Ieri ho presentato un’istanza urgente perché sia nominato un amministratore di sostegno”.
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Nel frattempo il giudice per le indagini preliminari (Gip) ha convalidato l’arresto per Fausto Baiguera, ma l’accusa non è di omicidio. Secondo il giudice se il 69enne presunto killer fosse ritenuto capace di intendere e volere il reato contestato sarebbe omissione di soccorso.
Il 36enne convivente dell’anziano, Julio Antonio Rosario infatti, secondo i primi risultati dell’autopsia effettuata sul cadavere, sarebbe deceduto di morte naturale, forse per una polmonite non curata.
Il difensore del presunto assassino sottolinea ancora: “Non si sa se il 36enne trovato in strada abbia raggiunto da solo viale Cremona o sia stato trascinato. Baiguera non ricorda che cosa sia successo e, vista la corporatura esile e i suoi problemi di salute, fatico a pensare che possa averlo trascinato privo di vita. Di certo in casa era tutto in ordine, nessuna traccia di colluttazione. L’anziano continua a ripetere che voleva bene a Julio perché si prendeva cura di lui”.