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Cronaca

Cristiano Iovino, dopo la lite con Fedez preso a calci e pugni sotto casa. Sospetti sugli ultrà del Milan

La stessa sera Cristiano Iovino, personal trainer balzato agli onori della cronaca nel caso di separazione Totti-Blasi, aveva discusso con Fedez al The Club di Milano. Più tardi il violento pestaggio sotto casa

Un vero e proprio raid sotto casa con pugni e calci, tutti per il personal trainer Cristiano Iovino. Chi ha pestato di botte il personal trainer, al momento, non è stato identificato ma i sospetti ricadono su alcuni ultrà del Milano. Da parte sua, Iovino non ha sporto nessuna querela né ha dato indicazioni utili alle forze dell’ordine per risalire ai suoi aggressori.

Cristiano Iovino, prima dell’aggressione la lite con Fedez al The Club di Milano. Che legame c’è con il blitz (ANSA) milano.cityrumors.it

Il movente rimane avvolto nel mistero e il giallo si infittisce ancora di più ora, a distanza di oltre 15 giorni dall’aggressione subita perché proprio quella notte il personal trainer aveva discusso con il rapper Fedez nel noto The Club, locale milanese. Esiste un collegamento tra i due episodi o è stata una pura e sfortunata coincidenza.

La lite

La spedizione punitiva contro Cristiano Iovino avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 aprile scorso al quartiere Portello di Milano, ora si tinge di dettagli succulenti. Spunta un collegamento con un altro episodio, avvenuto qualche ora prima che, forse, potrebbe dare una spiegazione al pestaggio di cui è stato vittima il personal trainer romano di 37 anni.

Cristiano Iovino, prima dell’aggressione la lite con fedez al The Club di Milano. Che legame c’è con il blitz (ANSA) milano.cityrumors.it

Nei mesi precedenti Iovino era finito al centro del caso di divorzio Totti-Blasi per una presunta relazione con la showgirl, da lei minimizzata ma confermata dal personal trainer.  Ora, all’evento di cui Iovino è rimasto vittima di pestaggio l’attenzione si concentra anche su  Fedez e apre scenari su un possibile coinvolgimento di alcuni ultrà della Curva Sud del Milan.

Questo perché, stando a quanto risulta, quella serata prima dell’aggressione, nel locale in corso Garibaldi a Milano, secondo le testimonianze di alcuni clienti del club e le immagini registrate dalle telecamere, il rapper avrebbe avuto una forte discussione proprio con Iovino. Al centro della lite, forse, una parola di troppo nei confronti di una ragazza non gradita  e giudicata inopportuno. Con Fedez quella sera ci sarebbero state persone legale al tifo rossonero e che sembra lo accompagnino di frequente in giro.

Fedez-Iovino: l’appuntamento sotto casa

Alcuni presenti nel locale milanese parlano di un faccia a faccia piuttosto ravvicinato e aggressivo tra Fedez e Iovino. A quel punto, secondo quanto emerso, il rapper e il personal trainer vengono allontanati dai buttafuori del The Club. Una volta fuori cosa è accaduto?  Uno scambio di messaggi tra i due per chiarire la vicenda e chiudere la faccenda senza ulteriori complicazioni.

L’appuntamento è sotto casa del romano ma il finale non è quello previsto. In pochi minuti un furgoncino scuro arriva in via Marco Ulpio Traiano: in sei circondano lovino e lo pestano di botte. Poi risalgono nel van e si allontanano. A chiamare il 112 non è la vittima ma due vigilantes di una società di società di sorveglianza che si sono resi conto dell’aggressione.

Giunta l’ambulanza, Iovino viene assistito dai sanitari, ma rifiuta il trasporto in pronto soccorso per ulteriori controlli medici. Inoltre il personal trainer dichiara ai carabinieri di non avere intenzione di sporgere denuncia su quanto avvenuto. Il modo in cui si sia svolto il pestaggio e il fatto che non sia stato rubato nulla al 37enne fanno subito pensare a un blitz organizzato per “dare una lezione” all’uomo.

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Gli ultrà dell’Inter

Ma non finisce qui perché Iovino avrebbe anche cercato di mettersi in contatto con alcuni ultrà dell’Inter, gemellati con la tifoseria laziale di cui il 37enne romano fa parte. Il motivo della telefonata però non è ancora stato chiarito: non si sa se Iovino abbia tentato di coinvolgere i tifosi neroazzurri quella notte stessa o nei giorni dopo l’aggressione subita.

Al momento, non risulta ci siano state “vendette”. Resta il fatto su quanto accaduto quella notte al quartiere e prima ancora al The Club. Fatto di cui ora la Procura di Milano accende un faro con l’apertura di un fascicolo. Intanto, nel registro degli indagati il nome di una persona identificata è già stato scritto.