Un turista 79enne era scomparso improvvisamente durante una gita sul Lago Maggiore lo scorso giugno. Ritrovato a distanza di 5 mesi il corpo senza vita in una serra. Indagini sulle cause della morte
Aveva fatto perdere le sue tracce all’improvviso il 25 giugno scorso durante una gita sul lago Maggiore organizzata con altri anziani. Dal giorno della scomparsa di Antonio Altobelli originario di San Genesio ed Uniti, in provincia di Pavia, le ricerche sono andate avanti ma senza esito, fino a ieri, venerdì 17 novembre, quando il cadavere del 79enne è stato rinvenuto in una serra in disuso a Laveno Mombello (nel Varesotto).
Ancora sconosciute agli investigatori le cause del decesso. Il caso del 79enne sparito nel nulla aveva interessato anche la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?” ma sino ad ieri tutto taceva. Inutili le ricerche intorno la zona del lago attuati dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile, il ritrovamento del corpo senza vita del signor Altobelli è stato scoperto casualmente.
Mistero sul Lago Maggiore, ritrovato cadavere del turista scomparso a giugno. Cosa ci faceva in quella serra abbandonata
Il ritrovamento del cadavere in avanzato stato di decomposizione è avvenuto per caso ieri, venerdì 17 novembre, a distanza di 5 mesi dalla scomparsa. Come abbia fatto Antonio Altobelli, 79 anni, a finire all’interno di una serra abbandonata a Laveno Mombello, in provincia di Varese, in un punto molto distante da dove erano iniziate le ricerche nel giugno scorso rimane, al momento, un mistero.
Le domande a cui ancora non si conoscono le risposte sono diverse. Per esempio, come è deceduto l’anziano signore? E cosa abbia spinto l’anziano signore ad allontanarsi, senza dire nulla al gruppo di coetanei con cui quel 25 giugno, era in gita. Rimane un mistero da risolvere. Nessuna ipotesi è, al momento, esclusa. E’ possibile che dietro la morte di Antonio Altobelli si nascondi dell’altro, forse un malintenzionato che ha provato a derubare l’uomo e poi l’ha ucciso trasportando il corpo privo di vita in quella serra abbandonata lontano da occhi indiscreti.
Oppure semplicemente un malore sopraggiunto all’improvviso mentre il 79enne si era allontanato per una passeggiata spingendosi sino a quel punto isolato. Queste sono solo supposizioni seppur gli investigatori propendono per un’ipotesi non delittuosa ma sarà l’esame autoptico sui resti dell’uomo ad escludere o meno tale ipotesi.
Il ritrovamento di Antonio Altobelli
A Laveno, cittadina adagiata sulle sponde del lago Maggiore, Antonio Altobelli insieme ad un gruppo di pensionati, stava partecipando a una gita organizzata. Nella mattinata del 25 giugno 2023 il gruppo aveva fatto un giro sul treno storico Laveno Express e all’ora di pranzo poco prima di entrare in un ristorante sul lungolago il 79enne si allontana dalla comitiva, sedendosi al tavolino di un bar.
Qui aveva consumato un gelato, poi aveva pagato e aveva imboccato un sentiero in direzione della stazione della funivia, allontanandosi ancora di più dal lago e dai suoi amici, che nel frattempo erano intendi a pranzare all’interno del ristorante. Da quel momento di Antonio si sono perse le tracce. Ieri, venerdì 17 novembre verso le 16:00 del pomeriggio un architetto che stava eseguendo dei sopralluoghi edili in quel luogo per la ristrutturazione di alcune serre abbandonate ha trovato il cadavere in avanzato stato di decomposizione che, apparentemente, sembrasse corrispondere a un uomo anziano.
Il cadavere indossava abiti compatibili con quelli dell’uomo scomparso, il 79enne Antonio Altobelli. Così è subito scattato l’allarme. Sul posto sono intervenuti, oltre ai carabinieri della Compagnia di Luino anche i carabinieri della Rilievi del Comando Provinciale di Varese. Dalla Procura di Varese, come riporta il Corriere della Sera, fanno sapere che: “Indagini, rilievi e altri accertamenti sono in corso per appurare con sicurezza l’identità del cadavere. L’obiettivo degli accertamenti è quello di ricostruire la dinamica dei fatti oltre, naturalmente, alla causa del decesso”.