Era stata prima trascinata con violenza per i capelli dietro una siepe, poi picchiata e stuprata. L’aggressore era scappato nascondendosi nel Cpr di via Corelli a Milano. Rintracciato dopo 8 mesi d’indagini. Arrestato
Aveva trascorso la serata in un locale con gli amici. Poi era uscita e si era incamminata a piedi, a notte fonda, per rientrare a casa quando all’improvviso un uomo l’ha tirata per i capelli in mezzo alla strada e trascinata dietro una siepe.
Era il 16 luglio scorso quando la donna è stata abusata sessualmente e malmenata dallo sconosciuto, sparito subito dopo aver commesso la violenza. A sentire le urla della vittima un residente della zona che prontamente ha allertato il 112. Partite immediatamente le indagini dei carabinieri, dopo 8 mesi d’indagini, l’aggressore ora è stato rintracciato.
Arrestato l’aggressore fantasma
Dopo alcuni mesi di attività investigativa i carabinieri di Rozzano (Milano) hanno rintracciato l’aggressore responsabile delle brutale violenza fisica nei confronti di una donna lo scorso 16 luglio 2023. L’uomo era nascosto presso il Cpr di via Corelli, nel capoluogo Lombardo, e lo hanno arrestato, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Giulio Fanales.
Il fermo e l’arresto è avvenuto lo scorso giovedì 28 marzo. In manette è finito un ragazzo di 24 anni originario del Marocco. Ora il violentatore sfuggito alla giustizia per oltre 8 mesi è rinchiuso nel carcere di San Vittore.
Il racconto della violenza
I militari dell’Arma dei carabinieri si erano precipitati sul luogo del fatto, a Rozzano, insieme a un’ambulanza del 118 dopo aver ricevuto una chiamata da un residente di zona il quale aveva spiegato loro quello che stava accadendo alla donna. La vittima, quella notte, era stata poi trasportata presso il pronto soccorso del Policlinico di Milano dove ha ricevuto le dovute cure mediche e poi dimessa con una prognosi di 21 giorni.
Subito dopo aveva formalizzato una denuncia raccontando ai carabinieri la violenza subita quella sera da uno sconosciuto. Dopo averla trascinata dietro la siepe, l’aggressore l’aveva buttata a terra strappandole i vestiti e l’aveva morsa alle parti intime, colpendola al volto ripetutamente con schiaffi e pugni, intimandole di stare zitta.
Dopo averla costretta a un rapporto orale, il 24enne marocchino si era accorto che stava sopraggiungendo un passante, e quindi aveva lasciato la presa sulla donna e si era dato alla fuga.
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La scoperta del telefono
Arrivati sul posto dei fatti, i carabinieri hanno immediatamente iniziato il sopralluogo dietro la siepe trovando il cellulare abbandonato dall’uomo. Analizzati i dati contenuti al suo interno erano riusciti a risalire all’identità del 24enne e all’alloggio di Rozzano in cui dimorava in quel periodo, ospite di un residente.
La donna aveva riconosciuto e confermato il suo aggressore in un album fotografico. Dopo il riconoscimento da parte della vittima del suo aguzzino era partita, da parte del pubblico ministero Pasquale Addesso, la richiesta di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e lesioni. La richiesta è stata accolta dal gip per quanto riguarda la violenza sessuale. Così il marocchino è stato arrestato 2 giorni fa dopo essere stato rintracciato presso il centro di permanenza per rimpatri di via Corelli, a Milano.