Mattina tragica per Bergamo. In stazione, un giovane ha perso la vita dopo essere stato investito da un bus: la sconvolgente dinamica
La stazione di Bergamo è al centro delle cronache da diversi giorni. I proprietari di locali commerciali che si trovano in zona, infatti, denunciano da settimane la presenza di baby gang criminali che mettono a rischio la sicurezza di tutti, viaggiatori e lavoratori in primis. È di giovedì l’ultima aggressione ai danni di un 20enne al quale quattro rapinatori han detto che, se non gli avesse dato tutti i suoi soldi, loro gli avrebbero tagliato la gola.
Nelle ultime ore, però, la stazione della città è stata teatro di un drammatico incidente che è costato la vita a un diciannovenne. All’alba di domenica 18 febbraio, infatti, un giovane è stato investito da un autobus ed ha perso la vita a causa delle ferite riportate: ecco la dinamica dell’incidente e la ricostruzione dei fatti.
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La ricostruzione dei fatti
Verso le 8,40 di domenica 18 febbraio, un 19enne bergamasco sarebbe stato investito da un bus della linea 8, che conduce dal centro città a Gleno-Seriate. Soccorso immediatamente, è poi deceduto poco dopo a causa delle ferite riportate. Al momento sono sul posto gli agenti della polizia locale della città, che stanno lavorando per ricostruire la dinamica esatta dei fatti e quindi per stabilire responsabilità e colpe.
Coinvolto nell’incidente anche un 55enne, trasportato subito all’ospedale Gavazzeni che si trova proprio alle spalle della Stazione di Bergamo. Al momento sembra che si tratti proprio dell’autista dell’autobus: secondo i racconti, l’uomo non ha fatto in tempo a vedere il ragazzo e quindi a frenare. Quando l’ha urtato, l’ha quindi trascinato per alcuni metri prima della rotonda tra la fermata della Teb e le autolinee.
L’identità del 19enne
Secondo le prime informazioni, sembra che il giovane si chiamasse Zaccaria Belatik. Nato in Italia ma con origini marocchine, viveva a Brembate e, proprio al momento dell’investimento, si trovava in stazione con due amici. Stando alle parole dei coetanei che hanno drammaticamente assistito alla scena, i tre volevano andare in Borgo Palazzo a fare colazione: Zaccaria aveva il monopattino e, poiché mancavano ancora dieci minuti al passaggio del tram, quando hanno visto arrivare quello della linea 8 hanno deciso di prenderlo, così da arrivare prima al bar preferito.
“Non so se l’autista non lo ha visto, forse guardava dall’altra parte per vedere se arrivava qualcuno dalla rotonda” ha detto uno dei due amici, raccontando che Zaccaria è stato investito mentre correva verso l’autobus, che viaggiava in direzione di via Bono.
Le parole e la fuga degli amici
I due coetanei della vittima, dopo aver assistito alla scena, sono caduti in uno choc profondo. Uno dei due è addirittura scappato via e, raggiunto poi dai Carabinieri che l’hanno sentito come persona informata sui fatti, ha parlato di Zaccaria come un amico fraterno. “Ha avuto paura perché non aveva i documenti. In quel momento, non ragionava più“, ha raccontato il terzo. Nel frattempo, le autorità competente hanno informato i genitori del ragazzo.