E’ morto suicida il 60enne Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica di Milano. Ora spunta quell’ultimo messaggio inviato dal giurista a un gruppo ristretto di conoscenti
La ricostruzione delle ultime ore prima di farla finita gettandosi nel vuoto è ancora avvolto nel mistero. Quello che si conosce è che dopo il suicidio del rettore della Cattolica tutta Milano è rimasta sconvolta.
Cosa è accaduto prima dell’insano gesto dell’uomo? L’aperitivo prima di cena. Una serie di telefonate e un ultimo breve sms inviato a una piccola cerchia di conoscenti. Poi tutto tace e il volo nel vuoto. Franco Anelli, si è tolto la vita giovedì sera, lanciandosi nel cortile interno dello stabile di 6 piani in pieno nel pieno centro città dove viveva.
Secondo quando ricostruito dagli investigatori, quel giovedì 23 maggio, Franco Anelli e la compagna sono rientrati nell’abitazione in via Illica, a metà strada tra il Castello e l’Università, alle ore 20. Dopo aver bevuto un ultimo drink insieme in casa, la donna è rimasta al primo piano, mentre il giurista si è spostato al secondo per rispondere ad alcune chiamate.
Trascorrono solo pochi minuti quando la compagna sale al piano superiore scoprendo che Anelli non era più lì. All’inizio non ha dato troppa importanza al fatto, pensando che il 60enne fosse uscito da una porta secondaria. Non vedendolo più, però, poi ha provato a contattarlo al cellulare, ma in quel momento Anelli era già morto, precipitato da un ballatoio all’ultimo piano.
Alle 22.00 circa la chiamata immediata al 112 di un vicino ha avviato le indagini. L’ispezione del medico legale sul cadavere dell’uomo non ha riscontrato segni compatibili con l’intervento di altre persone. Franco Anelli si è suicidato. La procura di Milano apre un fascicolo per disporre l’esame autoptico in modo da completare gli accertamenti sul caso. I carabinieri sequestrano sia il computer che il cellulare del 60enne. Il rettore non ha lasciato alcun biglietto o lettera d’addio. Al momento, quindi l’unica pista percorribile è quella dell’insano gesto. Anelli non aveva problemi di salute né tantomeno problemi a livello professionale.
Il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano era al suo terzo mandato e mancavano poche settimane alla fine del suo incarico. Appena due giorni prima della morte era stata avviata la fase di consultazioni tra le facoltà per nominare, il prossimo 24 luglio, il suo successore, che sarebbe dovuto entrare in carica il prossimo 30 ottobre.
Il giurista non era preoccupato per questo passaggio. Si diceva assolutamente fiero per i suoi 12 anni di rettorato e dei progetti avviati all’interno dell’ateneo milanese in cui, prima, era stato anche studente. Franco Anelli non aveva figli, non aveva fratelli. Era legatissimo alla madre, 92enne, che ora è distrutta dal dolore per questa perdita assurda. Con le piange tutta la comunità rimasta attonita dopo la notizia e in rigoroso silenzio.
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Nel 2022 il 60enne era stato nominato consultore della Congregazione per l’educazione cattolica da Papa Francesco che, dopo la tragica notizia ha ricordato tramite il Segretario del Vaticano, Pietro Parolin: “l’impegno per la promozione dei valori cristiani in ambito universitario, favorendo il dialogo con le nuove generazioni”.
Addolorata per la grave perdita anche Anna Maria Bernini, ministra dell’Università, che come riporta oggi anche il Giorno, ha detto: “profondo dolore e sconcerto. Sono vicina a tutta la comunità accademica e alla Fondazione Policlinico Agostino Gemelli cui, il professor Anelli, ha dedicato tutta la sua vita”.
Il ricordo affettuoso arriva anche dalla presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni: “Lo chiamavo Francy, era un collega, un amico e una persona intelligente, solida, ironica, che ci ha aiutato ad affrontare anche gli anni più bui della pandemia con equilibrio e autorevolezza“.