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Cronaca

Stella Assange a Milano, la moglie di Julian denuncia: “Trattato come il peggior criminale”

Alla manifestazione in solidarietà di Julian Assange in piazza Castello a Milano prima dell’apertura del Wirde Next Fest c’era anche Stella, moglie e avvocato del fondatore di Wikileaks. L’intervento al vetriolo della donna

Ieri, domenica 16 giugno 2024 in piazza Castello per l’apertura del Wired Next Fest a Milano c’era anche Stella Assange, moglie e avvocato del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, arrestato 5 anni fa nel Regno Unito.

Al Wired Next Fest di Milano Stella Assange, moglie e avvocato di Julian. L’intervento della donna: “Mio marito trattato come il peggior nemico”. (ANSA) milano.cityrumors.it

Lo scorso mese l’Alta Corte britannica ha dichiarato che Assange potrà fare ricorso contro la richiesta d’estradizione negli Stati Uniti, dove rischia molti anni di carcere per spionaggio in merito alla pubblicazione di migliaia di documenti riservati e diplomatici. Il prossimo 9 e 10 luglio difronte alla Corte, Assange potrà illustrare le sue ragione durante l’udienza.

L’intervento di Stella Assange

La moglie di Julian Assange a Milano, prima dell’apertura del Wired Next Fest ha preso la parola in piazza Castello: “L’Italia è stata incredibile. Gli attivisti qui sono straordinari, credo siano un esempio per il resto d’Europa. Gran parte del sostegno politico è arrivato dai movimenti di base. La persecuzione di Julian è sì la storia della persecuzione di un uomo e di un piccolo e coraggioso progetto giornalistico, ma anche la libertà di informazione nell’era di internet, in un contesto di crescente repressione e censura, oltre che, nel caso di Julian, di abusi del sistema giuridico per silenziare un giornalista e incarcerarlo”.

Al Wired Next Fest di Milano Stella Assange, moglie e avvocato di Julian. L’intervento della donna: “Mio marito trattato come il peggior nemico”.

Per la moglie nonché avvocato di Assange, la persecuzione verso il marito “criminalizza l’attività di raccolta e pubblicazione delle informazioni”. Prosegue poi dicendo che questo è “il più pericoloso attacco alla libertà di stampa a livello globale”. La reclusione dell’uomo nel Regno Unito è considerata di massima sicurezza.

Julian Assange infatti può telefonare solo a determinate persone prefissate, e le chiamate sono registrate. La moglie ha ribadito, in merito alla sua detenzione: “Julian trascorre 22 ore al giorno in cella e viene trattato come se fosse il peggior criminale nel Regno Unito”, e questo nonostante ancora “non sia stato condannato per alcun reato”.

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Il futuro di Julian Assange

Il futuro di Julian Assange, secondo la moglie Stella, è ottimistico. La donna, come ha riportato MilanoToday, ha riferito: “Guardo alla traiettoria politica e credo che Julian verrà liberato“. Ma, la moglie di Assange sottolinea che per il bene del giornalismo, “l’unico esito positivo è che l’amministrazione Biden faccia cadere le accuse o grazi Julian, perché se questo precedente politico non viene cancellato, i danni sono destinati a rimanere”.

Al Wired Next Fest di Milano Stella Assange, moglie e avvocato di Julian. L’intervento della donna: “Mio marito trattato come il peggior nemico”.

Ieri pomeriggio alla manifestazione erano presenti, insieme ai 500 partecipanti, anche l’attore Moni Ovadia, il giornalista Gianni Barbacetto, il consigliere comunale Carlo Monguzzi, la giornalista Germana Leoni, il leader del gruppo cronisti lombardi Fabrizio Cassinelli, l’ex magistrato Armando Spataro.

Ancor prima di concludere la manifestazione i prossimi appuntamenti in agenda sono stati già fissati: il 3 luglio presso la prefettura di Milano in corso Monforte sarà presente un presidio per l’ultima consegna di firme della petizione per liberare Assange. Poi il 9 luglio, l’appuntamento è difronte al consolato britannico in piazza Liberty, in occasione dell’inizio dell’udienza d’appello contro l’estradizione prevista proprio per il 9 luglio 2024.