“Situazione catastrofica e pericolosa”, il report di Caritas Milano mette i brividi

Il dossier presentato dalla sezione milanese è allarmante e l’emergenza non fa che aumentare, un povero su due lavora

Una situazione allarmante, che preoccupa e non fa stare sereni. Quanto meno non dovrebbe far stare tranquilli non solo i cittadini milanesi ma chi governa la città che, invece di pensare a San Siro o ad altre situazioni, dovrebbe concentrarsi sulla difficoltà che hanno le persone nel reperire lavoro e casa. Nell’avere la dignità e la possibilità di poter vivere.

Una persona che cerca un posto dove stare a Milano in mezzo alla strada
“Situazione catastrofica e pericolosa”, il report di Caritas Milano mette i brividi (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Le preoccupazioni maggiori della politica milanese e non solo, dovrebbe essere la salvaguardia delle persone e non i bisticci che si fanno spesso in Consiglio Comunale su beghe che con la vita delle persone hanno ben poco a che fare, come ad esempio litigare su a chi assegnare l’Ambrongino d’Oro, un premio tanto ambito quanto sterile se la difficoltà delle persone che vivino la città è tutt’altro che serena.

I dati che ha diffuso la Caritas Milano dovrebbe far sobbalzare e irrigidire chi governa la città anche perché, nel 2023 in Lombardia oltre 34 mila persone si sono rivolte ai centri d’ascolto. E non sono pochi anche perché dalle loro testimonianze non fa che venir fuori per l’ennesima volta come la spesa per l’affitto in media equivale o addirittura supera il 40 per cento dello stipendio che è al di sopra della soglia della sostenibilità mentre invece dovrebbe essere non superiore al 30 per cento. E già questo dovrebbe far alzare voce e attenzione da parte di chi è stato votato per tutelare la vita delle persone che vivono a Milano e nelle zone limitrofe.

“Così non si può andare avanti…”

La casa è l’emergenza più importante da non trascurare, ma si pensa e si fa altro senza andare a verificare il problema direttamente. Tante parole, tante attenzioni ma solo nei momenti in cui servono, ovvero per il voto, poi chi vivrà, vedrà. Se nel 2023 le richieste erano di quel tenore, l’anno successivo sono aumentate e sempre nel 2024, in tema abitativo, sono state registrate oltre 14.600 richieste di sfratto. Un’enormità.

I ricercatori di Caritas hanno portato avanti uno studio approfondito, andando a sentire tantissimi milanesi, un lavoro di cui dovrebbe rivolgere la propria attenzioni chi è al Comune e al Governo in questo momento perché, probabilmente, si rifletterebbe su gran parte delle persone che sono in Italia anche perché se a Milano, che da tutti viene considerata il centro del paese a livello lavorativo, c’è da chiedersi come è la situazione a livello nazionale.

La panchina usata come dimora
“Così non si può andare avanti…” (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Ci sono tante famiglie monoreddito, con lavori precari e bassi redditi. E ben oltre la metà di queste hanno enormi difficoltà a trovare casa, per motivi economici e anche discriminazioni. Eloquenti le parole di Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano: “Così non si può andare avanti, dobbiamo riconoscere le dimensioni del problema casa. Credo che ci sia un tasso di egoismo, di avidità nella gestione delle case. Problema che non trova una soluzione immediata, ma le istituzioni devono essere in grado di sostenere la sfida“.

Gestione cookie