È stato ritrovato il corpo di Andrea La Rosa, l’ex calciatore scomparso un mese fa. Era nel bagagliaio di un’auto che è stata fermata mentre viaggiava lungo la superstrada Milano-Meda. Alla guida della macchina c’era una donna che si era fermata lungo il tragitto per caricare un’altra persona, si è scoperto poi fosse suo figlio.
Le due persone, Antonietta Biancarello e suo figlio Raffaele Rullo, sono state fermate dai carabinieri e portate al comando di via della Moscova per essere interrogate dal pm Eugenio Fusco.
Da tempo erano nel mirino degli investigatori che ieri hanno fatto scattare il blitz. I suoi assassini lo hanno sgozzato, nascosto nel bagagliaio e poi hanno tentato di scioglierlo con l’acido ma non ci sono riusciti.
La Rosa, ex calciatore di serie C, attuale direttore sportivo del Brugherio calcio e socio di un’azienda di consulenze, era stato visto l’ultima volta fuori dagli spogliatoi della squadra il 14 novembre.
Avrebbe dovuto incontrare un amico nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro, aveva raccontato agli amici, ma non si è più visto. Rullo, infatti, era intimo amico della vittima, a dichiararlo è stata la ex fidanzata di Andrea che li avrebbe fatti conoscere.
La famiglia angosciata si era rivolta subito ai carabinieri. L’indagine era passata poi al nucleo investigativo di Milano.
Inizialmente si era pensato ad un allontanamento volontario, ma dopo aver esaminato gli ultimi spostamenti del giovane e aver tentato di intercettare il suo cellulare, hanno trovato un indizio: l’uomo non era mai uscito dall’Italia, nessun passaggio registrato alle frontiere. Il movente dell’omicidio, secondo gli investigatori, è di natura economica.
La vittima era solita erogare prestiti e movimentare denaro. È stato dunque sgozzato perché non volevano restituire un prestito di denaro all’ex calciatore.