Rita Trevisan non si trova dallo scorso 4 febbraio. L’ultimo avvistamento 17 giorni fa a via Milano, Bollate. Le indagini proseguono.
85 anni, una borsa e un cellulare, pensione minima e tanta voglia di fare. Questa è Rita Trevisan, scomparsa da 17 giorni. L’ultimo avvistamento quel 4 febbraio scorso, quando una telecamera in via Milano la riprende, poi più nulla. La donna stava presumibilmente tornando a casa.
Nell’abitazione, però, non ci ha mai fatto davvero ritorno. Di lei si sono perse le tracce, senza alcuna spiegazione. Il giorno successivo i due figli vanno a fare la denuncia e le Forze dell’Ordine mettono in moto le proprie fonti. Ricerche al computer e sul campo: la donna è riconoscibile, dati gli indizi raccolti, ma di lei non c’è traccia.
Le telecamere in via Milano mostrano sempre la stessa cosa, ci sono anche altri dispositivi: quelli che il figlio ha fatto montare nell’appartamento della donna. Telecamere di sicurezza per verificare le condizioni della donna, a montarle sono stati i figli che volevano essere certi che non si mettesse in qualche guaio.
La signora soffre di deficit cognitivi dovuti all’età. Vuoti di memoria e altre tipologie di smarrimento psicofisico che possono capitare quando l’anagrafe comincia a farsi sentire. I filmati sottolineano come la signora abbia preparato a fatica la borsa per recarsi a un chilometro di distanza dalla propria abitazione: ad aspettarla c’era un’amica di famiglia.
Una visita informale, avvenuta rapidamente secondo le testimonianze. Poi più nulla. L’anziana sembrerebbe essersi dissolta nel nulla, i Carabinieri stanno setacciando le zone limitrofe alla ricostruzione del tragitto, ma niente. Anche mettere sotto controllo il cellulare serve a poco.
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L’85enne ha un modello “base” senza grandi pretese che potrebbe addirittura aver spento inavvertitamente. Lo metteva nella borsa a fatica, data la scarsa confidenza con la tecnologia. Un volto e una telecamera, poi più nulla. I giorni passano e per la famiglia aumentano i dubbi. La preoccupazione c’è già.