RiMaflow, sgombero rinviato al 28 novembre

L’ufficiale giudiziario ha deciso di rinviare lo sgombero della fabbrica Maflow, a Trezzano sul Naviglio, nel milanese, occupata dagli operai della RiMaflow ormai da sei anni in cerca di un accordo per non perdere il lavoro. La fabbrica, infatti, è stata trasferita in Polonia lasciando per strada 120 persone. Unicredit, che ha la proprietà dell’immobile, ha chiesto l’immediato sgombero. L’esecuzione è stata però rinviata al 28 novembre. Entro allora si spera possa arrivare un accordo tra le parti.

“Vogliamo la riconvocazione del tavolo in prefettura, dove da 16 mesi sono attese le osservazioni da parte di Unicredit sul testo di un protocollo di intesa già sottoscritto sia da Rimaflow che dal Comune di Trezzano. Per poter regolarizzare la nostra presenza nella fabbrica recuperata. Regolarizzazione senza la quale la Cooperativa e i lavoratori sono costantemente a rischio di denunce per mancate autorizzazioni – scrivono i lavoratori – Continueremo a difendere la nostra presenza dentro i locali abbandonati dalla proprietà di un’azienda che ha lasciato a casa oltre 300 lavoratrici e lavoratori, approfittando anche di contributi e sovvenzioni dello stato italiano. E a rivendicarla come una retribuzione ancora troppo modesta per quello che lavoratrici e lavoratori hanno sofferto”.

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