Dopo l’ennesimo caso, in un costante aumento di rapine in metropolitana di Milano, il servizio PolMetro sembra cominciare a garantire i primi risultati importanti
La notizia di una rapina fulminea e in pieno centro a Milano, alla stazione della metropolitana di Piazza Duomo, è di poche ore fa. Ed è l’ultima di una serie di colpi del tutto simili. Una tecnica che ha ricordato una serie di episodi simili recentemente denunciati in città.
La vittima dell’ultima aggressione è un 21enne, che nonostante una vera e propria aggressione fisica, ha avuto la tempestività di urlare e attrarre l’attenzione delle persone presenti che hanno subito dato l’allarme. La polizia ha poi arrestato due uomini, un terzo complice è riuscito a darsi alla fuga
Rapine in metropolitana a Milano: gli strappisti
Partiamo proprio da quest’ultimo episodio. La città nonostante numerosi controlli e posti di blocco offre occasioni ideali per ladri e rapinatori che puntano turisti isolati, appartamenti lasciati liberi dai proprietari in vacanza. Ma è la metropolitana che in queste ultime settimane sembra essere uno dei punto di riferimento preferiti dei rapinatori. In particolare borseggiatori e strappisti.
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Gli strappisti sono quelli che individuano oggetti d’oro di particolare valore al collo di qualche passante e approfittano del momento per strappare l’oro dal collo della vittima e darsi alla fuga. Sono minibande, di due o tre persone estremamente abili e veloci. Se il primo strappa il secondo confonde, o rallenta la possibile reazione dei presenti. In un secondo momento la refurtiva cambia rapidamente proprietario. E rintracciare sia il bottino che il ladro diventa difficile.
Rapina in metropolitana a Milano: cosa è successo
Fine settimana di Ferragosto, siamo nella centralissima Piazza Duomo, poco prima delle 23. Un giovane di 21 anni, mentre scendeva le scale della stazione della metropolitana in compagnia di un’amica, viene aggredito da tre uomini che gli strappano la collana d’oro che portava al collo. Un episodio che ha immediatamente attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che erano già in servizio nella zona per il contrasto ai reati predatori.
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È da qualche giorno ormai che a Milano gli agenti della cosiddetta PolMetro – il nuovo corpo di polizia specializzato istituito proprio per risolvere il problema dei colpi sulle varie linee underground – sono in servizio.
I tre rapinatori sono riusciti a fuggire dirigendosi verso via San Raffaele, ma il 21enne ha prontamente iniziato a inseguirli. La sua determinazione ha permesso agli agenti della sesta sezione della Squadra Mobile, guidati da Alfonso Iadevaia e Filippo Bosi, di intervenire e bloccare due dei tre malviventi in via Ragazzi del ’99. Il terzo complice, purtroppo, è riuscito a far perdere le sue tracce ed è attualmente ricercato.
Chi sono i fermati
Gli arrestati sono due giovani di origine marocchina. Una volta fermati i due hanno attuato tutte le contromisure possibili per evitare il fermo. Prima hanno negato l’accusa, poi hanno dichiarato di essere minorenni. Tuttavia, i successivi accertamenti hanno rivelato che entrambi sono maggiorenni e si trovano in Italia in condizioni di irregolarità. Durante la perquisizione, uno dei due è stato anche trovato in possesso di uno spray al peperoncino, nascosto nella tasca dei pantaloni. Anche questo è un dettaglio non da poco, visto che in alcune delle ultime rapine sui vagoni della metro chi ha denunciato ha parlato proprio dell’utilizzo di uno spray urticante…
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Questo particolare, insieme alla violenza dell’azione e alla resistenza opposta durante l’arresto, ha aggravato ulteriormente la loro posizione legale.
I due sono stati accusati di rapina aggravata in concorso e di false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità. Ora, la polizia è impegnata nel rintracciare il terzo membro del gruppo, mentre continua a indagare per stabilire se i tre siano responsabili di altri episodi simili avvenuti di recente a Milano.
Altri casi simili
Un caso simile si è verificato a metà luglio, quando un uomo è stato aggredito e derubato della sua collana d’oro in pieno giorno, sempre nelle vicinanze di Piazza Duomo. Anche in quell’occasione, i responsabili erano riusciti a fuggire inizialmente, ma le telecamere di sorveglianza hanno giocato un ruolo chiave nel rintracciarli e arrestarli pochi giorni dopo.
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Ancora, un altro episodio risalente a inizio agosto ha visto una donna aggredita e rapinata della sua borsa in un’area vicina a Corso Buenos Aires. Anche qui, la prontezza della vittima e la collaborazione con le forze dell’ordine hanno portato all’arresto dei malviventi, ma il crescente numero di episodi simili ha suscitato preoccupazione tra i residenti e i commercianti locali.
La PolMetro
Di fronte a questa crescente ondata di violenza, le autorità milanesi hanno intensificato le operazioni di pattugliamento nelle zone più sensibili della città, soprattutto nelle ore serali e notturne. La presenza delle forze dell’ordine è stata notevolmente aumentata nelle stazioni della metropolitana, nei pressi delle principali attrazioni turistiche e nelle aree commerciali, nel tentativo di prevenire ulteriori crimini e rassicurare la popolazione.
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Sotto questo aspetto la PolMetro potrebbe essere una risposta a rapine, borseggi e tensioni che nelle ultime settimane sono state sempre più frequenti sui vagoni della metropolitana milanese che, come Roma e Napoli, diventa adesso teatro di iniziative speciali per il contenimento dei furti.
Telecamere e occhi aperti
La polizia ha inoltre rafforzato la collaborazione con i servizi di sicurezza privata e con le amministrazioni locali per migliorare la videosorveglianza nelle aree più a rischio. L’obiettivo è non solo di identificare rapidamente i responsabili di eventuali crimini, ma anche di dissuadere potenziali malviventi dall’agire in tali zone.
Tant’è che gli agenti della PolMetro sono sempre riconoscibilissimi, indivisa, molto spesso appestati al varco di ingresso delle stazioni o nei punti di passaggio più intenso.la loro presenza, evidente, proprio l’intenzione di dissuadere i malviventi di creare un clima di controllo maggiore all’interno delle stazioni della metropolitana milanese.