Il giorno dopo l’aggressione avvenuta davanti una scuola di Varese da parte di uno studente di 17 anni, parla la prof accoltellata: “E’ successo tutto all’improvviso, ho sentito un gran dolore”
Dal letto d’ospedale dove è ricoverata a causa delle ferite inferte da tre fendenti parla la docente, vittima di un alunno dell’Istituto professionale Enaip di Varese. Poche parole per rassicurare familiari, amici e colleghi: “Sto bene, sono stata fortunata. È successo tutto all’improvviso, ho sentito un gran dolore. Non mi aspettavo sarebbe successa una cosa simile. Non capisco, vivo per loro da trent’anni”.
L’aggressione improvvisa andata in scena ieri mattina poco prima del suono della campanella davanti una scuola di Varese ha sorpreso alla schiena Sara Campiglio, docente 57enne accoltellata raggiunta da tre coltellate. Dopo il fatto la donna è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale di Circolo dove, nella mattinata, ha subìto un delicato intervento.
Dopo l’intervento chirurgico a cui è stata sottoposto a seguito delle tre coltellate inferte con un’arma da taglio da un suo studente minore di 17 anni, Sara Campiglio, insegnante dell’Istituto professionale Enaip di Varese ora è fuori pericolo. Le tre coltellate avrebbero potuto raggiungere gli organi vitali della donna e provocare danni molto più gravi.
Per questa ragione ora la Procura per i minorenni di Milano ha formulato per il giovane aggressore l’accusa di tentato omicidio. Da ieri pomeriggio il ragazzo si trova presso il Centro di accoglienza del carcere Beccaria di Milano. Inoltre, secondo le indagini investigative della Squadra Mobile di Varese, il gesto potrebbe essere stato pianificato. Lo studente ha portato il coltello a serramanico da casa e si è diretto senza esitare verso la sua insegnante, nel chiaro obiettivo di volerla colpire.
Dietro l’accoltellamento di ieri mattina, 5 febbraio 2024, forse diverse tensioni accumulate tra l’alunno e la professoressa. Ieri il 17enne era rientrato a scuola dopo un periodo di stage in una catena di supermercati, previsto dal piano didattico. Non è ancora chiaro il movente del ragazzo, forse un rimprovero nei giorni scorsi, una valutazione non positiva nei suoi riguardi.
Sta di fatto che il giovane “soggetto a diagnosi funzionale” per problemi psicofisici certificati, non seguito a scuola da nessun insegnate di sostegno, ha cercato di ucciderla. Ora gli investigatori della Squadra Mobile che seguono le indagini sul caso, ascolteranno i compagni di classe e il personale ATA per delineare i contorni dell’intera vicenda.
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Gabriella C, collega della 57enne accoltellata, racconta la sequenza dei fatti accaduti ieri poco prima delle 8.00 di mattina davanti l’ingresso dell’Istituto professionale. La stessa collega che, dopo l’accoltellamento, ha prestato i primi soccorsi alla docente. “Stavo parlando nell’atrio con la mia collega di questioni di lavoro, legate alla valutazione degli studenti in stage, quando il ragazzo è arrivato di corsa l’ha colpita da dietro all’improvviso, in una frazione di secondo. Poi si è allontanato senza dire nulla”.
Come riporta anche il Giorno, l’insegnante di Tecniche di vendita presso la stessa scuola della professoressa Campiglio, continua narrando: “Lei si è accasciata sul mio braccio e ha detto: “Mi ha accoltellato”. Ho cercato di farla parlare, come mi hanno insegnato al corso di primo soccorso, ed è rimasta sempre cosciente. Perdeva molto sangue e ho usato il mio giaccone per tamponarlo. Poi è arrivato il 118”.
Subito dopo l’aggressione il giovane, M.R., ha aspettato a scuola l’arrivo della polizia. Intanto, il corpo docenti ha cercato di calmare il ragazzo parlando con lui. Gli altri alunni sono stati fatti entrare nelle aule, e nel corso della giornata hanno ricevuto assistenza psicologica. Alla fine della giornata scolastica, la voglia di parlare è poca. Qualcuno, tra gli studenti, alza un coro contro i reporter in attesa fuori dall’Istituto: “Giornalisti pezzi di m…”. Un altro ragazzo, invece, fa esplodere un petardo nei pressi delle telecamere. Tutti gli altri rimangono in silenzio, ancora troppo scioccati dall’accaduto.