Nel pestaggio avvenuto a Milano sotto casa di Cristiano Iovino sarebbe implicato anche Fedez. Il rapper ripreso dalle telecamere mentre scende per primo dal mini-van insieme al gruppo di ultras del Milan
Sono le 3.30 del 22 aprile quando il personal trainer romano Cristiano Iovino viene pestato di botte da un gruppo di persone. Il fatto è avvenuto dopo una serata trascorsa al The Club di Milano nel quale il 37enne romano avrebbe avuto una lite con il rapper Fedez. Alcune ore dopo il personal trainer viene raggiunto sotto casa sua da un commando di nove persone che, scese da un mini-van scuro, prende a calci e a pugni l’uomo.
Si ipotizza siano degli ultras del Milan molto vicini al rapper. L’ipotesi diventa certezza dopo l’analisi dei filmati di videosorveglianza che immortalano in via Traiano, davanti l’ingresso principale delle sei torri di Parco Vittoria – complesso residenziale in zona Portello dove abita Iovino – non solo il gruppetto anche l’artista.
Quella notte del 22 aprile, Cristiano Iovino è davanti ai cancelli di casa sua. L’orologio segna le 3.30 ed è in attesa di qualcuno per un chiarimento. Poco prima il 37enne aveva discusso violentemente con il rapper all’interno del locale milanese The Club. Dal mini-van scendono in nove: uno di loro, secondo il verbale stilato successivamente dai vigilantes di turno in portineria, è Federico Leonardo Lucia, alias Fedez.
Secondo le immagini del filmato delle telecamere di sorveglianza, sarebbe stato proprio il rapper il primo a uscire dalla macchina e ad andare incontro Iovino per provare a sferrare il primo colpo. Il 37enne romano indietreggia e in un attimo altri due lo aggrediscono. E’ qui che parte il pestaggio. Il tutto dura meno di un minuto ma alle guardie private non sfugge il raid.
Prima di lasciare Iovino pieno di lividi, alcuni dei nove aggressori si avvicinano al gabbiotto dei vigilantes minacciandoli: “Non chiamate nessuno, fatevi i c…. vostri”. Pochi minuti dopo, un’ambulanza e delle pattuglie dei carabinieri giungono sul luogo del fatto, chiamate proprio dalle guardie giurate che assicurano agli uomini dell’Arma di aver riconosciuto Fedez.
Ed è proprio sulla base delle dichiarazioni dei vigilantes e del filmato che più tardi viene denunciato Fedez per rissa (in realtà si parla di deferimento). Il tutto viene indirizzato alla Procura. Intanto, Cristiano Iovino ritorna in casa con il sopracciglio spaccato ma rifiuta il trasporto in ospedale.
Ai carabinieri il 37enne comunica che non vuole sporgere querela e si limita a dire che poco prima ha avuto una lite con alcuni sconosciuti al The Club. La miccia che ha portato poi all’aggressione sarebbe stata, secondo quanto riferiscono alcuni testimoni, un apprezzamento del personal trainer alla 22enne Ludovica di Gresy, ultimamente al centro del gossip per la stretta amicizia con l’artista.
Nel privé del rapper anche Christian Rosiello, noto ultrà del Milan nonché esponente di spicco della Curva Sud che da qualche tempo accompagna spesso l’artista nelle sue uscite come se fosse la sua guardia del corpo. Quella notte scoppia la discussione con Iovino intorno alle 3. Il faccia a faccia tra il preparatore atletico e il cantante dura solo qualche secondo ma quel confronto sprezzante non passa inosservato tanto che i buttafuori del locale accompagnano i due litiganti all’uscita.
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Al Salone del Libro di Torino, Fedez smentisce la sua presenza sul luogo del pestaggio dichiarando, come riporta anche il Giorno: “Tutti parlano di un massacro, ma poco dopo è andato a ballare (Iovino ndr). Se non ci fosse il mio nome non ci sarebbe notizia. Io non c’ero, e dalla telecamera non si vede niente”.
“Si parla di nove persone che hanno massacrato una persona, tutti ultras del Milan. La persona viene aggredita, arriva l’ambulanza, ma non viene portata in ospedale. Tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale non c’è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare? Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza… Se non ci fosse il mio nome in mezzo, non ci sarebbe la notizia”.