Pedaggi autostrade, aumenti in arrivo: quanto costerà viaggiare nel 2024

Viaggiare nel 2024 sull’autostrada sarà ancora più costoso. Manca poco per Capodanno, ma le novità non sono per nulla buone. 

Brutte sorprese per gli automobilisti che dovranno pagare somme di denaro aggiuntive per guidare in autostrada nel 2024. Mancano pochi giorni al Capodanno, ma l’arrivo del nuovo non promette nulla di buono, anzi.

Pedaggi autostrade 2024
Pedaggi autostrade, il 2024 arriva con gli aumenti: i consumatori protestano (ANSA)

Questo è quanto contenuto in un articolo del decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri. Secondo le informazioni raccolte, si parla di un rincaro delle tariffe fra 2% e 2,5%. La percentuale finale dovrebbe attestarsi al 2,3%.

Gli aumenti nel 2024

Una nota di Palazzo Chigi ha confermato questa novità per gli automobilisti in Italia. Il 2024 ha infatti previsto un aumento pari al 2,3%. “Nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3%, corrispondente all’indice d’inflazione (Nadef) per l’anno 2024“, si legge. Adeguamenti tariffari in rialzo per gli automobilisti e le automobiliste che dovranno inevitabilmente affrontare con l’arrivo del nuovo anno.

Aumento autostrade pedaggi 2024
Pedaggi autostrade in aumento nel 2024, cosa è previsto con il decreto Milleproroghe (ANSA)

Il 2024 certificherà infatti gli adeguamenti, tutto provocato dall’aggiornamento dei Piani Economici Finanziari (Pef). Ma le novità non finiscono qui e riguardano sempre il decreto Milleproroghe. Differito fino al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione delle proposte di aggiornamento dei Pef, cosa già emersa nel decreto per quel che riguarda le società concessionarie per cui è avvenuta la scadenza del periodo regolatorio che dura cinque anni.

Ciò è stato predisposto, nel pieno rispetto delle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti e in base alle disposizioni circa la proroga fissata al 31 dicembre 2024. Si tratta del termine per perfezionare l’aggiornamento dei piani economici finanziari dei concessionari delle autostrade italiane. Aumenti congelati per alcuni anni, ma dal primo gennaio 2023 si è dato il via libera ai nuovi aumenti. Si tratta del +2% all’inizio dell’anno in corso, a luglio 2023 un altro surplus pari all’1,34%.

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Rincari in arrivo

Secondo quanto ribadito invece da Il Sole 24 Ore, invece, non ci saranno aumenti per i pedaggi lungo le autostrade A24 e A25 (Roma-L’Aquila-Teramo e diramazione Torano-Pescara). Tutto questo è diretta conseguenza dell’accordo raggiunto tra il Governo Meloni e il Gruppo Toto: ottenuta la concessione delle autostrade di Abruzzo e Lazio a partire dal prossimo 1 gennaio 2024. In questo caso, infatti, le tariffe dovrebbero rimanere bloccate almeno fino 2032. Ancora da comprendere cosa accadrà ai tratti gestiti da Autostrada del Brennero. Potrebbe esserci un aumento del 2,29%, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.

Il commento di Codacons

L’aumento dei pedaggi in arrivo dal prossimo primo gennaio ha scatenato la reazione del Codacons. Le associazioni dei consumatori sono fermamente contrari a questa decisione. A spiegarlo è stato il presidente Carlo Rienzi. “Dopo Rc auto, telefonia, alimentari, gli italiani dovranno mettere in conto a partire dal prossimo anno anche i rincari delle autostrade, una ulteriore voce di spesa che inciderà sulle tasche dei consumatori. Con l’aggravante che a pedaggi più salati non corrisponde un miglioramento dei servizi resi agli utenti“, denuncia il presidente di Codacons.

La posizione di Assoutenti

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Assoutenti che ha annunciato di volersi opporre a questa decisione. “Siamo contrari a questa scelta del Governo di ripetere il solito rito di anno nuovo e aumenta le tariffe ai caselli autostradali che apparentemente finalizzati a finanziare i lavori sulla rete, in realtà contribuiscono ai profitti delle società autostradali come confermano i bilanci degli ultimi 2 anni“, commenta Fabio Truzzi, presidente di Assoutenti.

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