Orio al Serio, controlli a tappeto e sequestri: nel mirino gli evasori fiscali

Numeri importanti da parte della Guardia di Finanza all’Aeroporto di Orio al Serio nell’ambito di una serie di controlli finalizzati a flussi di denaro illeciti tra Italia ed estero

Nel corso degli ultimi anni l’aeroporto di Orio al Serio, il terzo scalo milanese dopo Malpensa e Linate, ha raggiunto numeri davvero ragguardevoli sotto l’aspetto della movimentazione di passeggeri e merci.

Orio al Serio, sequestro contanti
Orio al Serio, traffico in vertiginosa crescita – Credits ANSA (Milano.Cityrumors.it)

E con merci e passeggeri viaggia anche un considerevole flusso di denaro e di ricchezze. Non sempre lecite… ed è proprio a questi movimenti che la Guardia di Finanza si sta interessando con operazioni che hanno portato a sequestri ingenti.

Orio al Serio, segui il denaro

Il concetto è molto semplice e in un certo qual modo riporta a una delle massime più sfruttate da chi conduce indagini: “Follow the Money”, ovvero  segui il denaro, consigliano i maestri delle grandi inchieste quando si tratta di individuare qualche illecito. Ed è per questo che ormai da alcuni mesi la Guardia di Finanza ha concentrato proprio sullo scalo di Orio al Serio gran parte delle sue attività investigative per contrastare diverse tipologie di illeciti.

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Controlli più intensi, a volte mirati, sfruttando l’aggiornatissima banca dati dell’erario. A volte anche casuali. Che hanno portato in poco tempo a risultati davvero clamorosi.

Evasori nel mirino

Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finiti soprattutto gli evasori fiscali. In particolare chi ha debiti ingentissimi con il disco, e non ha approfittato delle recenti rottamazioni per regolarizzare la propria posizione. Incrociando i dati di contribuenti che hanno un debito superiore ai 50mila euro, la Guardia di Finanza ha realizzato sequestri imponenti.

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Sono vere e proprie operazioni lampo che hanno consentito di intercettare immediatamente denaro e oggetti di valore come gioielli, orologi preziosi, persino lingotti d’oro nascosti tra la biancheria e nelle valige.

I preziosi sono il “bene rifugio” per eccellenza degli evasori che facendo la spola su alcuni scali in particolare – Olanda, Irlanda, Malta, Gibilterra – trasferiscono considerevoli somme mascherate da oggetti preziosi.

Orio al Serio: i gioielli in valigia

Si tratta di un’attività ancora sperimentale che però sta portando risultati piuttosto interessanti. Viaggiatori con un forte debito nei confronti dell’Agenzia delle entrate sono monitorati con molta attenzione. E quando i viaggi all’estero, soprattutto con destinazioni specifiche, cominciano a diventare un po’ troppo frequenti, scattano i controlli. E i sequestri. Di gioielli, orologi firmati, pietre preziose.

Reddito di cittadinanza ingiustificato

Un’altra indagine che ha visto coinvolta la Guardia di Finanza a Orio al Serio riguarda il cosiddetto abuso del reddito di cittadinanza.

Dall’inizio del 2023 fino alla metà del 2024, sono state scoperte ben 40 persone che percepivano indebitamente il sussidio. Di fatto, pur essendo residenti in Italia, percepivano indebitamente l’assegno: che venivano a incassare per poi tornarsene al paese d’origine.

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Si tratta di cittadini formalmente domiciliati nel nostro paese ma che in realtà avevano vivevano all’estero: Regno Unito, India, Pakistan, Bangladesh e dunque non avevano alcun diritto di percepire il reddito.

Orio al Serio, sequestro contanti
Orio al Serio, aumentano i sequestri di valuta non dichiarata – Credits ANSA (Milano.Cityrumors.it)

Orio al Serio, sequestri lampo

Le norme prevedono che limiti ben precisi per chi viaggia con del contante. Il tetto massimo è fissato a 10mila euro. Al di sotto di questa cifra si passa alla dogana con la classica formula “niente da dichiarare”. Ma basta un euro oltre il limite e si rischia il sequestro immediato del 40%… Non della cifra eccedente ma di tutta la liquidità trasportata. Oltre a sanzioni che da un minimo di 300 euro possono arrivare anche da diverse migliaia di euro.

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Negli ultimi mesi gli uomini della Guardia di Finanza stanno ponendo particolare attenzione a chi viaggia tra Italia e nord Africa. Ma anche Balcani, Canarie e Portogallo. Tra le valige e i vestiti c’è chi accatasta considerevoli somme di denaro. Una prassi che ha portato la Guardia di Finanza a riorganizzarsi sfruttando una delle proprie unità più scrupolose: i cani della squadra cinofila.

La palestra dei cash dogs

Non più solo cani antidroga. Le nuove unità cinofile sono in grado di individuare mazzette di denaro nascoste tra i bagagli. Li hanno ribattezzati cash dogs e a oggi stanno ottenendo risultati straordinari. Pochi giorni fa a Orio i cash dogs hanno intercettato un passeggero che stava portando fuori dal paese denaro e titoli per oltre due milioni di euro, occultati tra polo e calzini.

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Un’attività che per altro non ha rallentato i più tradizionali controlli su farmaci e droga. Da gennaio a oggi i cani dislocati a Orio al Serio hanno intercettato 13 chili di sostanze stupefacenti. Non solo droga ‘tradizionale’: in particolare hashish e cocaina. Ma anche ketamina e fentanyl, la cosiddetta droga degli zombie.

La droga in valigia

Nel corso degli anni, i corrieri della droga hanno affinato metodi sempre più creativi per eludere i controlli. Tra i casi più singolari, si segnala chi nascondeva ovuli di droga all’interno di parrucche o addirittura nelle bottigliette di shampoo. Un uomo è stato fermato dai cani mentre tentava di passare i controlli vestito da prete: ufficialmente era diretto in missione. In realtà era un corriere con lo stomaco zeppo di ovuli colmi di cocaina.

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