Chiara Ferragni e il caso Pandoro, le accuse e l’autodifesa: “Potrò dimostrare la mia innocenza”

Dopo l’ufficializzazione della chiusura dell’indagine a carico di Chiara Ferragni, l’influencer parla confermando la sua buona fede e la fiducia nel procedimento

Chiara Ferragni, la celebre influencer e imprenditrice digitale, torna d’attualità dopo la fine delle indagini condotte dalla Procura di Milano sul caso Pandoro.

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni in lacrime durante una intervista con Fabio Fazio – Credits ANSA (Milano.CityRumors.it)

Accuse di truffa aggravata che riguardano presunte irregolarità nelle campagne benefiche associate al famoso pandoro Balocco e alle uova pasquali Cerealitalia, entrambi commercializzati a scopo benefico.

Chiara Ferragni, accusa di truffa aggravata

Secondo gli inquirenti Chiara Ferragni avrebbe adottato una campagna promozionale ingannevole, ponendo l’accento su una campagna benefica a fronte invece di un profitto pari a 2.2 milioni di euro.

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L’inchiesta è stata avviata in seguito a numerose segnalazioni e denunce di consumatori che si sono sentiti traditi dalle iniziative promosse in nome della beneficenza. Ferragni, nota anche per il suo coinvolgimento in progetti di solidarietà e iniziative filantropiche, ha sempre sottolineato la trasparenza delle sue operazioni. A indagine aperta aveva diffuso un messaggio in cui aveva ammesso solo un “errore di comunicazione”. In realtà l’accusa solleva dubbi anche su come i fondi raccolti siano stati effettivamente gestiti.

Beneficenza e profitti

Il pandoro Balocco, lanciato in collaborazione con Chiara Ferragni, era parte di una campagna natalizia volta a sostenere una serie di cause benefiche. I proventi delle vendite dovevano andare al pediatrico Regina Margherita. Che avrebbe sì beneficiato di una donazione: che tuttavia sarebbe stata di gran lunga inferiore rispetto ai reali guadagni portati dalle vendite.

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Un fatto che ha sollevato l’ipotesi di una manovra pubblicitaria finalizzata più a promuovere i brand e l’immagine di Ferragni che a sostenere concretamente le cause indicate. La star dei social media è stata accusata di aver tratto un profitto personale considerevole da tali operazioni.

Chiara Ferragni
Un annus horribilis per Chiara Ferragni tra divorzio e indagine – Credits ANSA (Milano.CityRumors.it)

Chiara Ferragni, indagini Chiuse

Con la chiusura delle indagini ufficializzata ieri il procedimento entra in una nuova fase. I legali di Chiara Ferragni, Giuseppe Iannacone e Marcello Bana, hanno parlato confermando la posizione del collegio difensivo: “Nessun rilievo penale e soprattutto nessuna truffa. Chi ha comprato i suoi prodotti sapeva cosa comprava e non c’è stato alcun inganno. Chiara è tranquilla come qualsiasi persona che sa di non avere commesso nulla di quello di cui viene in questo momento accusata”.

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Anche Chiara Ferragni, in questi giorni ad Atene dove ha presentato una linea di cosmetici in un bagno di folla impressionante, ha affidato ai suoi legali una brevissima dichiarazione: “La fine dell’indagine mi rende più sollevata perché finalmente non si parlerà di accuse ma anche della mia posizione e potro dimostrare la mia buona fede e la mia innocenza”.

Il prossimo passo

La chiusura delle indagini rappresenta il passo che precede la possibile richiesta di rinvio a giudizio, segnando così un momento cruciale nella vicenda giudiziaria. Chiara Ferragni e le altre persone chiamate in causa avranno adesso venti giorni per depositare una memoria difensiva, o per farsi interrogare.

Se l’accusa dovesse concretizzarsi in un processo, Chiara Ferragni potrebbe essere chiamata a risarcire una somma pari a 1.65 milioni di euro: che si aggiunge al milione di euro già comminato dall’antitrust e subito versato dall’imprenditrice digitale.

 

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