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Cronaca

Multate 114 società di aerotaxi che vanno e vengono da Milano Linate: omesse tasse per oltre 3,7 milioni | VIDEO

Gli aerotaxi che vanno e vengono da Milano Linate negli ultimi cinque anni avrebbero omesso di pagare tasse per oltre 3,7 milioni di euro su 11 mila voli privati

L’operazione della Guardia di Finanza di Milano sui voli privati a Linate ha portato alla luce un’evasione fiscale da parte di 114 società private di aerotaxi, di quasi 4 milioni di tasse ambientali non pagate in 5 anni.

Aerotaxi Linate, multate 114 società di voli privati. (Milano.cityrumors.it)

Gli aerotaxi che partono o arrivano a Milano Linate avrebbero dunque omesso di pagare le tasse su 11 mila voli privati. Questo è quanto scaturisce dagli accertamenti della guardia di finanza presso l’aeroporto milanese che ha sanzionato le società private – solo 3 sono italiane –  per più di 1,1 milioni di euro che vanno poi a sommarsi all’imposta evasa dalle società, per un totale di circa 4,9 milioni.

Le società di areotaxi truffaldine

Presso l’aeroporto di Milano Linate il comando provinciale della Guardia di Finanza lombarda ha indagato in totale su 32 mila i passeggeri trasportati nei voli privati. In una nota, i finanzieri spiegano, come riporta anche la Repubblica stamattina: “Le società coinvolte sono 114 (di cui solo 3 italiane), esercenti l’attività commerciale di aerotaxi, e negli anni dal 2019 al 2023 hanno omesso di versare all’Erario l’imposta dovuta per il trasporto dei passeggeri”.

Aerotaxi, 114 società private di voli multate dalla finanza a Milano Linate per evasione della tassa ambientale. (Milano.cityrumors.it)

Le fiamme gialle del Gruppo di Linate hanno rilevato il mancato pagamento delle suddette società dopo aver attentamente esaminato le dichiarazioni uniche dei vettori (Duv) depositate presso le società di handling operative all’aeroporto milanese, ed incrociato i dati con quelli esaminati dalle banche dati in uso al gruppo militare.

La Finanza conclude spiegando nella nota: “La specifica imposta erariale, il cui importo varia in funzione della tratta percorsa e del numero di passeggeri trasportati, rientra tra i tributi cosiddetti ambientali, finalizzati cioè a tassare i servizi aventi un impatto negativo sull’ambiente e il cui gettito è prioritariamente destinato alla tutela dell’ecosistema”.

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I casi di Malpensa e Ciampino

Non è il primo caso di evasione riscontrato dalle Fiamme Gialle in questo ambito. Già nel mese di gennaio dello scorso anno lo stesso blitz era stato eseguito per l’aeroporto di Milano Malpensa.

In quel caso la Finanza ha indagato ben 328 società di aerotaxi. Mentre un secondo caso è stato portato agli onori della cronaca nell’aprile dello stesso anno, 2023, presso l’aeroporto romano di Ciampino dove la Guardia di Finanza aveva evidenziato all’Agenzia delle Entrate ben 161 società accusate di non aver versato la dovuta imposta sui voli privati.

Tassa ambientale, perché pagarla

La tassa ambientale, quando si parla di voli privati è fondamentale che venga pagata da chi fa uso di aerei privati per finanziare la ricerca sulle tecnologie innovative necessarie per rendere l’aviazione europea sostenibile.

Come riporta il sito rinnovabili.it, gli aerei privati in Europa inquinano 14 volte di più, per passeggero, rispetto ai voli commerciali. “In una sola ora, un singolo jet privato può emettere due tonnellate di CO2. La persona media nell’UE emette 8,2 tCO2eq nel corso di un intero anno”.

Inoltre, i jet privati sono in aumento: dal 2005 al 2019 le richieste di aerei privati sono cresciute del 31%, e la metà dei voli è su distanze inferiori ai 500 km. L’identikit degli inquinatori a livello globale, secondo una ricerca pubblicata nel 2021 è solo l’1% dei viaggiatori più ricchi che è responsabile, invece, del 50% delle emissioni. Da qui la necessità di una tassa sui voli privati che annulamente potrebbe raccogliere ben 325 milioni di euro con cui poter finanziare l’accelerazione della ricerca tecnologica per un’aviazione net-zero.