Mohammad Hannoun, il caso scuote Milano e finisce in Parlamento: “Qualcuno in pieno centro fa apologia di stragi”

Non si fermano a Milano le polemiche per le manifestazioni pro Pal che stanno scuotendo da diverse settimane il capoluogo lombardo. È scoppiato il caso del presidente dell’Api.

Il caso di Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei palestinesi in Italia, è finito in Parlamento. Nelle scorse ore al Senato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha confermato che l’intera situazione di Milano è tenuta sotto stretta sorveglianza da parte delle autorità.

Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
Mohammad Hannoun, il caso scuote Milano e finisce in Parlamento: “Qualcuno in pieno centro fa apologia di stragi” (ANSA FOTO) – MilanoCityrumors.it

Ma cos’è accaduto? Per comprenderlo bisogna fare un passo indietro. Il capoluogo lombardo è attraversato da settimane da un particolare fermento derivante dalle manifestazioni a sostegno della causa palestinese. Più volte ne sono scaturiti scontri con le forze dell’ordine e messaggi ambigui. Tra gli episodi da segnalare l’assalto alla stazione centrale e i disordini scoppiati dopo che il consiglio comunale aveva respinto lo stop al gemellaggio con Tel Aviv.

Sabato scorso l’Api ha organizzato un nuovo corteo “per la fine dell’occupazione e del genocidio e per la libertà assoluta di tutti i territori palestinesi dal fiume Giordano al mar Mediterraneo”. Le agenzie hanno parlato di poche centinaia di persone, a differenza delle grandi manifestazioni delle scorse settimane, che hanno attraversato la città. A destare l’attenzione dei media e della politica, però, sono state alcune dichiarazioni fatte al megafono proprio da Mohammad Hannoun.

Hannoun è stato deferito in passato all’autorità giudiziaria

Tutte le rivoluzioni del mondo hanno le loro leggi. – le parole del presidente Api – Chi uccide va ucciso, i collaborazionisti vanno uccisi. Oggi l’Occidente piange questi criminali, dicono che i palestinesi hanno ucciso poveri ragazzi, ma chi lo dice che sono poveri ragazzi?”. Il riferimento è alle esecuzioni decise da Hamas, subito dopo il cessate il fuoco con Israele a Gaza. Esecuzioni che hanno destato orrore e scatenato nuove polemiche in merito alla necessità di dotare la Striscia di un’autorità che salvaguardi i gazawi.

Stando a quanto confermato nell’Aula di Palazzo Madama da Piantedosi, nei confronti di Hannoun sarebbe costante il monitoraggio “da parte delle autorità competenti, anche ai fini dell’applicazione di ulteriori misure sanzionatorie previste dalla normativa vigente in presenza dei presupposti di legge”. Hannoun era stato deferito all’autorità giudiziaria perché, nel corso di una manifestazione tenutasi sempre a Milano.

Una manifestazione pro Pal a Milano
Hannoun è stato deferito in passato all’autorità giudiziaria (ANSA FOTO) – MilanoCityrumors.it

In quell’occasione aveva sostenuto pubblicamente le aggressioni subite la sera del 7 novembre 2024 dai tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv presenti ad Amsterdam per assistere ad un incontro di calcio. I comportamenti hanno indotto la Questura di Milano ad emettere la misura del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Milano per la durata di sei mesi, successivamente confermato.

Riguardo alle esternazioni di sabato 18 ottobre, la Questura di Milano ha depositato presso la locale Procura una comunicazione di notizia di reato per istigazione a delinquere. Il motivo è che Hannoun avrebbe preso la parola “per esprimere dichiarazioni – ha spiegato il titolare del Viminale – a carattere ‘istigatorio’, sostanzialmente approvando i sanguinosi abusi commessi da miliziani di Hamas nei confronti di altri cittadini palestinesi ritenuti ‘collaborazionisti’ dell’esercito israeliano”.

Sul caso nelle scorse ore era intervenuto anche Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. “C’è un certo Hannoun – ha affermato Gasparri – che gira per l’Italia e sabato scorso è stato a Milano e ha detto, in pubblico, che è giusto uccidere i collaborazionisti palestinesi. Eppure molti qui plaudono a quelle manifestazioni. Non è normale che nel centro di Milano qualcuno faccia apologia di stragi”.

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